Monica Frassoni, Presidente dei Verdi Europei, e Anna Donati, della Direzione di Green Italia, dichiarano:
"In una lettera inviata oggi al Ministro Lupi e ai Presidenti delle Camere, Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, contesta l'articolo 5 dello Sblocca Italia che non può essere un grimaldello per allungare le concessioni senza gara. Questa importante presa di posizione rafforza il nostro impegno per dimostrare che tutti gli aiuti alle concessionarie autostradali sono in contrasto con le regole europee e favoriscono la corruzione creando un mercato opaco e senza concorrenza.
Proprio per contrastare questa operazione abbiamo portato all'attenzione dell'UE e denunciato il rischio di aiuti di Stato e di altri vantaggi nei confronti di numerose concessionarie autostradali, attraverso defiscalizzazioni e proroghe delle scadenze delle concessioni, che vengono invocate in attuazione dello Sblocca Italia.
Abbiamo poi consegnato un dossier approfondito alle nuove Commissarie Ue per la concorrenza, Margarethe Vestager, e per il mercato interno, Elzbieta Bienkowska, per segnalare la situazione delle concessionarie autostradali italiane, le proroghe già ottenute, gli aiuti ulteriori decisi dal Governo Italiano con defiscalizzazioni, contributi pubblici e proroghe della scadenza delle concessioni, a nostro giudizio, in contrasto con le regole europee in materia di concorrenza ed aiuti di stato.
Un primo risultato è stato ottenuto in seguito a queste denunce: la Commissione Barroso ha aperto in ottobre la fase preliminare della procedura di infrazione (Pilot) sull'articolo 5 del Decreto Sblocca Italia.
Siamo convinte che il contributo di Raffaele Cantone, presidente dell'ANAC, sia estremamente importante in questa fase, nella quale la UE sta esaminando la questione: infatti, la stessa norma italiana prevede un nulla osta da parte delle istituzioni europee per l'applicazione delle nuove norme a vantaggio dei concessionari.
Ci auguriamo che la Commissione UE non autorizzi questa grave violazione delle regole comunitarie e siamo soddisfatte che questa nostra azione abbia oggi ricevuto un così autorevole supporto. Solo da un pieno rispetto delle regole in materia di concorrenza ed aiuti di stato, può nascere un mercato trasparente ed efficiente, capace di contrastare davvero la corruzione ormai dilagante."
Bruxelles, 29 gennaio
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