NOTA STAMPA
PAC/M5S: AGRICOLTORE ATTIVO E AIUTI ACCOPPIATI SONOPRIORITA'
ROMA, 11 marzo – La priorità del lavoro del MoVimento 5 Stelle in commissione Agricoltura è la politica agricola comune. L’Italia deve decidere entro agosto a chi dare i 52 miliardi di euro della Pac, ad illustrare le proposte a cinque stelle sono stati i portavoce M5S nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera dei deputati.
"Vogliamo portare una idea nuova per dare finalmente unchiaro indirizzo politico all'agricoltura italiana – affermano i deputati 5stelle della commissione Agricoltura – che troppo spesso è relegata agli ultimi posti degli interessi dello Stato, che il più delle volte preferisce non occuparsene".
"Abbiamo elaborato proposte concrete per gestire al meglio le risorse che lo Stato membro può gestire direttamente, al fine di raggiungere alcuni obiettivi strategici; questo è un argomento importantissimo: le scelte che facciamo adesso varranno per i prossimi 7 anni. Il nostro obiettivo – proseguono i deputati – è massimizzare le risorse a disposizione e individuare i destinatari dell'aiuto, definendo l' agricoltore attivo e lavorando sul meccanismo degli aiuti accoppiati".
A proposito della figura dell’agricoltore attivo una novità è quella "di una black list di attività professionali le cui imprese, per definizione, non possono essere considerate attive e quindi non possono ricevere gli aiuti diretti. Saranno fondamentali le ore di lavoro spese in campo – continuano i portavoce M5S –, abbiamo proposto di considerare ‘minima’ l’attività di lavoro agricolo diretto svolta per almeno 900 ore l’anno. Abbiamo, inoltre, proposto che non si possano concedere pagamenti diretti nel caso in cui la superficie ammissibile dell’azienda sia inferiore ad 1 ettaro".
Fra le proposte poi quella di “accordare i pagamenti accoppiati in maniera prevalente a tutti quei settori dove viene premiata la qualità rispetto alla quantità, ai marchi a denominazione, al settore del pastorizia per evitare l'abbandono delle aree rurali e la relativa riduzione del presidio territoriale, alla mangimistica nazionale per evitare l'utilizzo ogm e alle colture arboree caratteristiche. Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto anche che venga sbloccato il Patto di stabilità per le quote da cofinanziare nei Piani di Sviluppo Rurale, per fare in modo che i fondi vengano subito erogati a coloro che investono nello sviluppo del territorio..
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