COMUNICATO STAMPA
Roma, 14 marzo 2013
ZAN (SEL): SI CALENDARIZZI LEGGE OMOFOBIA AL SENATO. IL PARTITO DEMOCRATICO L’HA FORSE DIMENTICATA?
“Il Senato calendarizzi e ridiscuta la legge contro l’omofobia: il tempo dei buoni propositi è scaduto e c’è bisogno di fatti concreti, non di compromessi con chi continua a maltrattare l’uguaglianza e la non discriminazione”. E’ l’appello di Alessandro Zan, deputato veneto di SEL ed esponente della comunità gay, che incalza il nuovo Governo guidato da Matteo Renzi: “L’esecutivo e il PD si sono forse dimenticati dei diritti delle persone LGBT? Mi auguro che il premier Renzi non faccia passare questa legislatura mettendo al centro solo riforme costituzionali. Il Parlamento deve portare a termine al più presto l’approvazione di un provvedimento serio di contrasto all’omofobia e alla transfobia: e questo è possibile solo con l’impegno del Partito Democratico a stralciare, nel testo licenziato dalla Camera, il sub-emendamento Gitti, disastroso per la Legge Mancino. Una norma incostituzionale che introduce delle zone franche nel contrasto alle discriminazioni, elencando una serie di organizzazioni - di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione, di religione o di culto - di fatto sottratte alle previsioni di legge. Si è voluto stravolgere il senso della Legge Mancino, trasformando la necessità di un provvedimento urgente di rilevanza sociale e culturale, come sempre più spesso ci confermano i fatti di cronaca, in una sterile discussione sulla libertà di opinione anti-gay. Vorrei ricordare a Governo e Parlamento” conclude Zan, “che i diritti non sono un’opinione, ma un baluardo contro aberranti discriminazioni che da troppo tempo, ormai, macchiano la dignità del nostro Paese e ci rendono tra gli ultimi in Europa in tema di diritti civili”.
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