COMUNICATO STAMPA
Rientro dal congresso nazionale di Fiuggi con grande entusiasmo ma anche tanta consapevolezza in più. Ora bisogna realmente lavorare sui territori, ed è dai giovani che dobbiamo ripartire: abbiamo la grande responsabilità di restituire dignità alla politica.
Non è vero che i politici sono tutti uguali, che tanto vale girarsi dall’ altro lato perché tanto non cambia niente. Se noi non sappiamo distinguere, facciamo già parte del problema non della soluzione, ma se noi esercitiamo la democrazia e scegliamo le persone corrette che hanno fatto qualcosa (o meglio ancora quelle che vogliono fare qualcosa), scegliendo le persone giuste allora può cambiare qualcosa, e se pensassimo che ogni tanto la democrazia si guasta, sarebbe corretto aggiustarla… è come se noi volessimo essere il cacciavite che ripara.
Iniziamo, intanto, a pensare che la sanità a Rende non è un favore da chiedere ma un diritto dell’assistito, creando di fatto una sudditanza, tanto da creare uno spropositato numero di consensi ad alcuni, che poi non hanno mantenuto le promesse.
Iniziamo a pensare che in un consiglio comunale non dovrebbero esserci conflitti d’interesse quando si vota per il Piano Regolatore Generale Comunale.
Iniziamo a pensare che a Rende c’è un’area industriale che d’industriale ha solo il nome, dove le aziende chiudono perché non hanno niente che le possa supportare, e anche una zona universitaria che cresce distaccata dal territorio, quando, invece dovrebbe essere una risorsa umana di menti.
Iniziano a pensare che Rende ha un centro storico che dovrebbe brillare di luce propria, essere il centro di rappresentanza del nostro comune, oltre che il bagaglio artistico e culturale del nostro territorio, rendendolo florido di piccole attività d’artigianato di qualità, stimolando l’utilizzo delle zone franche e mettendo a disposizione le tante strutture disponibili.
Sarà mio impegno, nel prossimo futuro, far apprezzare la nostra prossima amministrazione, non solo per le azioni che andremo a realizzare, per i progetti di sviluppo, ma principalmente per la trasparenza nei comportamenti dei nuovi attori, mirando a realizzare un esempio di correttezza, di coerenza e di lealtà, che sarà esempio a tutti i cittadini.
Dovremo saper sfruttare al meglio ciò che abbiamo e non indebitarci ulteriormente, un po’come se il buon padre di famiglia dovesse fare i conti con quello che ha, sfruttandolo al meglio e rendendolo la vera risorsa di rinascita della propria realtà.
Il fuco divampa – chiudo con una frase di Giorgia Meloni – la speranza si rimette in cammino.
Eugenio Aceto
Fratelli d’Italia Comitato di Rende
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