Una mostra, un sito, una APP per IPhone, spot e filmati per raccontare i "nuovi romani".
Il 22 settembre in Campidoglio presentazione Progetto 'Romani d'Europa'. Nuovi Romani, nuovi Italiani, nuovi Europei.
L'integrazione sociale degli stranieri dai paesi "neocomunitari" attraverso il valore condiviso del lavoro
Nel corso della conferenza stampa sarà illustrata una ricerca sui 'neocomunitari' a Roma, i loro numeri, il lavoro che svolgono, bisogni ed aspettative
Si svolgerà il 22 settembre, alle ore 11:00, in Campidoglio (Piccola Protomoteca) , la presentazione del Progetto 'Romani d'Europa'. Nuovi Romani, nuovi Italiani, nuovi Europei. L'iniziativa culturale è promossa da In Media Res Comunicazione e dall'Associazione culturale MakeNoise in collaborazione con Cantiere Europa, Fonditalia ed Atac per Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Sociali e Ufficio Europa.
Il progetto si propone di raccontare, attraverso l'uso del video documentario, della rappresentazione fotografica e giornalistica e di una mostra fotografica, esperienze significative di lavoro di cittadini provenienti dai paesi cosiddetti "neocomunitari".
Si tratta di storie, volti, persone, che attraverso il proprio lavoro a Roma si sono integrati e sono diventati "nuovi romani", contribuendo concretamente alla crescita ed allo sviluppo della città.
Il progetto 'Romani d'Europa' si prefigge di migliorare la percezione che gli italiani hanno nei confronti degli immigrati cosiddetti "neocomunitari", ossia quelli provenienti dagli ultimi Paesi entrati nell'Unione Europea (Bulgaria e Romani (2007) e Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia, Malta, Lituania, Estonia e Lettonia (2004), attraverso la conoscenza delle numerose storie di lavoro presenti in Italia. Il progetto intende far conoscere le loro storie individuali e, attraverso queste, le loro
storie collettive utilizzando il "lavoro", il "mestiere" come valore condiviso, come base per costruire una solidarietà effettiva e non retorica, come collante per una Europa intesa come comune destino e comune identità plurale anche per prevenire i comportamenti anti-sociali, promuovendo la reciproca conoscenza tra migranti e le loro associazioni e contribuire quindi alla costituzione di una "rete" di collaborazione.
Tra le finalità del Progetto c'è anche la volontà di promuovere la conoscenza dei servizi e delle attività di Roma Capitale in favore degli immigrati e, in particolare, dei cittadini dei paesi "neocomunitari".
"Per i nuovi europei - dichiara il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno - deve valere il principio costituzionale che considera il lavoro un dovere e un diritto, un fondamento del vivere civile della vita economica sociale della nazione e un elemento di accrescimento personale e familiare, oltre a rappresentare la chiave d'accesso al nostro Paese, al suo sistema legislativo, culturale e linguistico.
'Romani d'Europa' - continua il Sindaco - ha il merito di raccontare storie di integrazione legate al lavoro nelle sue varie e molteplici forme. L'auspicio è che il messaggio veicolato dalla campagna, migliori la percezione che gli italiani hanno nei confronti dei nuovi europei".
"L'Ufficio Europa, istituito dal Sindaco Giovanni Alemanno per la gestione dei rapporti con l'Unione Europea e con i "nuovi europei", con entusiasmo sviluppa e sostiene il Progetto la cui finalità é la valorizzazione di questi nuovi cittadini di Roma - dichiara il delegato del Sindaco ai Rapporti con l'Unione Europea, Federico Rocca - attraverso le immagini e i racconti di alcuni di loro, la comunità dei "Romani d'Europa" esce finalmente dall'anonimato dei sondaggi e delle statistiche
regalandoci una nuova prospettiva di una realtà romana spesso poco conosciuta, proprio perché, tranne alcune eccezioni, non ha mai rappresentato una "emergenza" per la città di Roma, quanto piuttosto un proficuo e spesso silenzioso processo d'integrazione con la nostra società e cultura".
Molti immigrati provenienti da paesi entrati negli ultimi anni, nell'Unione Europea sono tra quelli che offrono al nostro Paese un contributo maggiore in termini di sistema produttivo e sociale, in particolare nei settori dell'edilizia e dell'industria pesante per gli uomini e nei servizi domestici per le donne. E sono anche quelli che per tradizioni, cultura, religione, sono più vicini a noi, al nostro modo di vivere, alla nostra visione del mondo. Gli ultimi entrati a far parte dell'Unione
Europea, ovvero i rumeni (2007), rappresentano per vicinanza linguistica e culturale, la prima comunità straniera nel nostro paese (circa 850mila stimati da Caritas, di cui il 53% sono donne). Secondo la Caritas inoltre il 9% dei rumeni che vivono in Italia è proprietario di una casa, il 90% ha un reddito medio mensile di 1.030 euro e la loro presenza contribuisce per 2,3 miliardi di euro al Pil nazionale.
Il lavoro foto e video reportagistico del Progetto darà vita ad una mostra fotografica e ad un web-documentary che conterrà le testimonianze video dei soggetti protagonisti delle storie e della comunità nella quale si sono inseriti ed integrati, oltre ad una serie di utili informazioni per questi immigrati.
In particolare, la mostra fotografica illustra 10 storie di stranieri residenti in Italia diventati romani d'adozione. Il loro personale percorso di integrazione sociale e lavorativa. Attraverso i loro racconti, infatti, si delinea l'esperienza diretta e veritiera di come, grazie al lavoro e alle proprie competenze, sono riusciti a conquistare indipendenza, confidenza con il nostro Paese e rispettabilità.
La mostra fotografica sarà allestita dal 22 settembre al 9 ottobre presso la fermata Spagna (Metro A), corridoio vicolo del Bottino e dal 10 al 23 ottobre presso la fermata Anagnina (Metro A), corridoio laterale, banchina direzione Battistini, grazie alla collaborazione fattiva offerta al progetto da ATAC.
In allegato il comunicato stampa completo
Ufficio Stampa
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