Il timore espresso al summit Alptransit di Pollegio (Canton Ticino)
IL CORRIDOIO FERROVIARIO AMBURGO-MILANO-GENOVA SI FERMA A LUGANO. MANCANO GLI STANZIAMENTI ITALIANI
Colombo Clerici (Assoedilizia): "Un ritardo che accentuerà il gap competitivo della Lombardia e del Paese"
Benito Sicchiero
Alptransit si è fermato a Lugano? Il poderoso sistema di attraversamento ferroviario delle Alpi che la Svizzera sta realizzando e che avrebbe, per l'Italia e in particolare per la Lombardia, il grande vantaggio di più rapidi collegamenti merci con Germania e Nord Europa e relativi porti (Corridoio 24), si interromperebbe alla frontiera perché mancano, da parte italiana, gli stanziamenti necessari alla realizzazione delle infrastrutture ferroviarie Como-Milano (quadruplicamento della ferrovia) e del terzo valico sulla Milano-Genova.
La Como-Milano, realizzata nell'Ottocento, è il più importante collegamento tra la Lombardia e il Centro-Nord Europa.
Niente di ufficiale per carità: ma al summit all'Infocentro Alptransit di Pollegio in Canton Ticino questo si è capito benissimo (ed è stato confermato più esplicitamente sia pur sottovoce da personalità italiane) con l'appello – l'ennesimo – al governo dell'assessore lombardo alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo affinchè metta sul tavolo gli euro.
Anche se ha aggiunto che l'opera, con il trasferimento massiccio delle merci dalla strada al treno, creerebbe problemi ai camionisti che movimentano ogni anno 400 milioni di tonnellate di merci sulle strade della Lombardia; come vediamo benissimo quando usiamo una delle intasatissime autostrade della regione più industrializzata d'Italia.
A zuccherare la pillola Cattaneo ha assicurato che il progetto per il potenziamento ferroviario da Chiasso a Milano c'è già (costo 1,4 miliardi di euro) e che, in attesa, sono in via di realizzazione interventi locali: elettrificazione della Saronno-Seregno entro un anno, apertura della tratta ferroviaria Arcisate-Stabio per realizzare il collegamento Malpensa-Varese-Mendrisio-Lugano: grazie al nuovo tratto di rete ferroviaria (circa 8,5 km di nuova linea in territorio italiano e 6,6 Km in territorio svizzero) a partire dal 2014 ci saranno nuovi servizi suburbani ogni 30' di tipo transfrontaliero tra Varese e Mendrisio, con proseguimenti alternati verso Como e verso Bellinzona, dal 12 settembre il collegamento Luino-Malpensa, che sarà ulteriormente potenziato.
Ma vediamo Alptransit nel complesso: esso si basa principalmente sull'adeguamento del traforo del Loetschberg (già in attività) sulla Linea del Sempione; e dei ben più impegnativi trafori del Gottardo (57 chilometri, la galleria ferroviaria più lunga del mondo) e del Monte Ceneri (15 chilometri) per migliorare soprattutto il trasporto di merci nord-sud Europa (per intenderci, dal Baltico al Mediterraneo, capolinea Genova).
Le gigantesche opere consentono ai treni di attraversare la Svizzera come se corressero in pianura (la pianura svizzera, altezza media 500 metri) portando la capacità del traffico merci da 20 a 50 milioni di tonnellate l'anno.
Il Gottardo verrà completato entro il 2016 (abbiamo visitato i primi chilometri completati a Faido), il Ceneri nel 2019.
Investimenti per oltre 15 miliardi di franchi svizzeri (12 miliardi di euro) ottenuti con nuovi oneri sui carburanti, sull'iva, sul traffico pesante autostradale.
A margine dei lavori il presidente di Assoedilizia – storica sostenitrice del progetto Alptransit – ha dichiarato: "Sul piano delle prospettive storiche di sviluppo e di progresso della Lombardia e del Paese, questo ritardo rischia di trasformarsi in un grave gap competitivo e non può essere giustificato da considerazioni di ordinaria politica di gestione della spesa pubblica".
A Pollegio sono intervenuti Adriano Cavadini (Associazione Alta Capacità Gottardo) che ha introdotto e moderato i lavori; il ceo di Alptransit Renzo Simoni, che ha fatto il punto sullo stato del progetto; Peter Fueglistaler, direttore dell'Ufficio federale svizzero dei Trasporti ha presentato la politica dei trasporti elvetica e il modello di finanziamento delle trasversali alpine; l'importanza di Alptransit per il Ticino e la Lombardia è stato il tema del direttore del Dipartimento del Territorio ticinese Marco Borradori; mentre Roberto Tulipani, della direzione delle Ferrovie Svizzere, ha illustrato i progetto infrastrutturali in corso e futuri, analizzando altresì le capacità attuali e future nel trasporto merci e passeggeri.
Tra le personalità, il Console generale d'Italia a Lugano Alberto Galluccio e il Console generale di Svizzera a Milano Massimo Baggi.
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