Cerca nel blog

domenica 8 marzo 2015

Giulia Madiai _ L’acqua lava via le cose

Giulia Madiai _ L'acqua lava via le cose

 personale fotografica a cura di tiziana tommei

11. 03.  15 | 06. 04. 15

 

vernice mercoledì 11 marzo 2015 ore 18

vineria al 10 p.zza san giusto 10/c arezzo

 

 


 Mercoledì 11 marzo 2015 alle ore 18 ad Arezzo presso Vineria al 10 inaugura L'acqua lava via le cose, personale fotografica di Giulia Madiai. La mostra, curata da Tiziana Tommei, raccoglie una selezione di scatti dal progetto Tracce Transumanti, un reportage realizzato dalla giovane fotografa in Spagna nel novembre del 2012. Le opere esposte sono stampe fotografiche su carta cotone, di formato 45x30 cm, inquadrate con passepartout bianco e cornice nera. Premiato, pluriesposto e pubblicato, 'Tracce' viene presentato in questa occasione con un taglio inedito, volto a mettere in luce la valenza autobiografica, personale, emotiva e introspettiva degli scatti di Giulia.

 

Testo critico

 Domenica 4 novembre 2012

 «Ho capito che l'acqua è più forte di qualsiasi altra cosa. L'acqua lava via e cose. L'acqua è questa pioggia fredda che bagna ogni angolo del mio corpo. L'acqua lava via ogni pensiero fotografico e porta solo voglia di tornare a casa.»

 G. M.

 Questa mostra avrebbe potuto intitolarsi semplicemente Giulia.

 Io non potevo che aprire il mio testo con una sua citazione, estratta dal diario redatto dalla fotografa nel corso del suo viaggio. Per lo stesso motivo, ho attinto ai suoi appunti per dare un nome a questa carrellata d'immagini proposte. Fotografie in bianco e nero, in cui osserviamo il mondo entro il quale si muove Giulia durante il suo cammino, tra foreste, alture e specchi d'acqua. L'uomo, la natura e gli animali sono presenze costanti, i soggetti ritratti e gli elementi che l'occhio registra scorrendo le opere. Giulia è la regista, che ci permette di vedere attraverso i suoi occhi quello che accade, mostrandoci una realtà particolare e oggi sempre più rara.

Ecco a voi la storia: Giulia nel novembre del 2012 decide di partire per vivere un'esperienza forte ed estrema, «mossa dal desiderio di conoscere e raccontare un'attività antica e oggi quasi scomparsa come quella transumante, dalla passione per il viaggio e per il mondo naturale». Giulia parte con tre degli ultimi pastori nomadi ancora attivi, Juan Manuel, Antonio e Julio. Compie un viaggio lungo più di 420 km dalle montagne alle vallate spagnole. Giulia si accorge presto che l'iter non è fuori, ma dentro di sé.

In quei giorni di cammino, appunta pensieri e ferma in immagini, «visione grigie», quello che la circonda, ciò che osserva, ma soprattutto ella ci mostra il suo sentire, le sue emozioni, i suoi stati d'animo. L'alternarsi di stasi e moto convulso, gli zoom su dettagli e particolari, i fermo immagini su visioni ora dinamiche e claustrofobiche, ora di sospensione in uno spazio infinito. «Sto perdendo la cognizione del tempo. Qui, lontano dalla frenesia moderna, il tempo non scorre normale, nella mia testa si allunga fino a confondersi» G. M. (giovedì 15 novembre 2012). Il tempo diviene un fattore alogico e puro, scardinandosi da ogni schema precostituito, dalle convenzioni, per divenire tempo del racconto. «Oggi ho terra e fango persino dentro le orecchie. E credo di aver perso per sempre sensibilità alla mano destra. Aspetto con ansia il sole». G. M. (martedì 20 novembre 2012). Giulia ci restituisce sensazioni e sentimenti che contrassegnano quegli istanti, ci permette d'immergerci nella storia tramite il suo sguardo e di 'sentire' quel momento, di tuffarci in una dimensione che è quella della soggettività. Il viaggio di Giulia è un'esperienza totalizzante: noi non vediamo tramite i suoi occhi, ma sentiamo e immaginiamo grazie ad una assoluta libertà di espressione.  Non ci sarà mai nessun autoscatto - e mi permetto di dirlo sapendo che Giulia non approverà -  in grado di rappresentarla con la verità e la profondità che è insita in questo lavoro. Un self-portrait, uno degli ultimi ritratti da lei fatti, è stato predisposto per questa mostra. Giulia è immersa tra giganteschi orologi e si muove come in una danza, inscenando una singolare metamorfosi in cui il corpo umano si fonde con la natura. Visionaria, elegante, simbolica, tenta di mostrarsi, celandosi.

Non posso che chiudere con una sua citazione, invitandovi a guardare e riguardare le fotografie oltre la visione.

Mercoledì 21 novembre

«Quel silenzio che respiro la mattina uscendo dalla tenda è fresco e pieno di vita. Mi mancherà? Si, mi mancherà» G. M.

 

Giulia Madiai

Nata a Bagno a Ripoli nel 1989. Nel 2013 si laurea con il massimo dei voti in Fotografia e Arti Visive alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze con il progetto Tracce Transumanti. A Settembre lo stesso lavoro vince il concorso Foto Confronti OFF e viene esposto a Bibbiena, in occasione del Festival Foto Confronti. Pluriesposto e pubblicato, Tracce transumanti è stato anche presentato nell'ottobre 2014 all'interno di Clic. hé, selezionato dal Web Magazine di Fotografia per il tema Strada.  L'esordio espositivo di Giulia Madiai avviene nell'ottobre 2012, nell'ambito del Florence Art Festival, all'interno della collettiva Le ore, allestita presso l'Auditorium di Santo Stefano al Ponte.  Attiva come free-lance, porta avanti collaborazioni, ricerche e progetti personali di fotografia.

 

La mostra è in partnership con Galleria 33 e termina il 6 aprile - aperta tutti i giorni dalle ore 18 e chiusa il martedì.

 

Contatti

Artist _

giuliamadiai.tumblr.com

Location _

www.vineriaal10.it | 0575 1824566 | info@vineriaal10.it

Partner _

www.galleria33.it | 339 8438565 | info@galleria33.it

 

 



Nessun commento:

Posta un commento

Tutte le news della Rete le trovi sul:


Giornale online realizzato da una redazione virtuale composta da giornalisti e addetti stampa, professionisti di marketing, comunicazione, PR, opinionisti e bloggers. Il CorrieredelWeb.it vuole promuovere relazioni tra tutti i comunicatori e sviluppare in pieno le potenzialità della Rete per una comunicazione democratica e partecipata.

Disclaimer

www.CorrieredelWeb.it e' un periodico telematico senza scopi di lucro, i cui contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali industrie dell'editoria o dell'intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Societa' dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete. In questo la testata ambisce ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Pur essendo normalmente aggiornato piu' volte quotidianamente, CorrieredelWeb.it non ha una periodicita' predefinita e non puo' quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001.

L'Autore non ha alcuna responsabilita' per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone. L'Autore si riserva, tuttavia, la facolta' di rimuovere quanto ritenuto offensivo, lesivo o contraro al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive. Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio. Eventuali detentori dei diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvedera' all'immediata rimozione o citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Viceversa, sostenendo una politica volta alla libera circolazione di ogni informazione e divulgazione della conoscenza, ogni articolo pubblicato sul CorrieredelWeb.it, pur tutelato dal diritto d'autore, può essere ripubblicato citando la legittima fonte e questa testata secondo quanto previsto dalla licenza Creative Common.

Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons Creative Commons License

CorrieredelWeb.it è un'iniziativa del Cav. Andrea Pietrarota, Sociologo della Comunicazione, Public Reporter, e Giornalista Pubblicista

indirizzo skype: apietrarota