COLOMBO CLERICI: IL RUOLO SOCIALE ED ECONOMICO DEL MONDO DELLA PROPRIETA' EDILIZIA
Un convegno a Brescia organizzato dalla Proprietà immobiliare, in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, rievoca l'evoluzione della società rilevando l'apporto delle organizzazioni cattoliche. E risponde, con un progetto siglato anche da Comune, Aler, banche, forze sociali,all'emergenza sfratti.
Benito Sicchiero
"Brescia, leonessa d'Italia - come scrissero Aleardi prima e Carducci
successivamente - perché ne esprime la fierezza e la dignità". Con queste parole Achille Colombo Clerici, presidente della
Federazione Edilizia lombarda, ha concluso l'intervento al convegno
"La proprietà immobiliare bresciana oggi e nel passato. Problemi
economici attuali e prospettive" organizzato da Ivo Amendolagine
presidente della Proprietà Edilizia Bresciana al Museo di Santa Giulia. Ed ha inoltre esaltato il ruolo sociale della casa fattore di radicamento sul territorio nonché vero e proprio ammortizzatore
fondamentale in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo.
Un approfondito excursus storico e culturale in occasione del 150 dell'Unità del Paese, con particolare riferimento alla tradizione sociale della proprietà immobiliare cattolica (costruiti alloggi per 100.000 abitanti, una città nella città) che vede la proprietà edilizia privata riproporsi con un progetto calato nella crisi attuale atto a dimezzare il numero degli sfratti per morosità, frutto della collaborazione con Comune, Regione, Aler, sindacati inquilini, banche.
Anche l'avvio di questo progetto, ha sintetizzato Colombo Clerici, può
essere considerato un anello di quella tradizione di solidarietà laica e cristiana connaturata all'indole e alla cultura di questo popolo che ha prodotto fieri imprenditori e pure uomini di grande cultura, creando un humus da cui sono sortiti personaggi illustri di cui Papa Montini è il massimo esempio.
Sul tema gli studiosi Fabio Severo Severi, Maurizio Tagliaferri, Scarabelli, Claudia Giordani, Michele Busi si sono intrattenuti
percorrendo l'evoluzione della società bresciana nei 150 anni dell'unità, non solo, ma dimostrando di avere fatto propri i valori di uguaglianza, libertà e solidarietà della Rivoluzione francese pur
senza i suoi eccessi, anzi mediandoli nel solco della tradizione cattolica.
Il saluto della città è stato portato dal sindaco on. Adriano Paroli, del governo dal viceprefetto Bertone che, assieme all'assessore alla Casa del Comune Massimiliano Bianchini e al presidente dell'Aler
Emidio Ettore Isacchini hanno illustrato il progetto elaborato su impulso dell'APE locale, siglato alla fine dei lavori. Tra le
personalità presenti, Ruggero Caccia Dominioni (Gran Priore di Venezia dei Cavalieri di Malta).
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