COMUNICATO STAMPA
TORNARE AD AMARE DOPO IL TUMORE ALLA PROSTATA CON
L'UNITA' COMPLESSA DI UROLOGIA DELL' OSPEDALE CARDARELLI DI NAPOLI E' TRA I CENTRI D'AVANGUARDIA E DI RIFERIMENTO IN CAMPANIA PER IL TRATTAMENTO DELL'IMPOTENZA CONSEGUENTE A INTERVENTI ALLA PROSTATA CHE RIGUARDA CIRCA 3 MILIONI DI ITALIANI
Se fino a qualche anno fa, in Campania e al Sud Italia, per curare una malattia si pensava a viaggi verso grandi centri del nord Italia , oggi, è possibile curarsi nella propria città o regione grazie alla presenza di reparti di eccellenza di molti ospedali del Mezzogiorno.Tra questi l'unità di urologia dell'ospedale Cardarelli di Napoli diretta dal professor Alberto Masala , all'avanguardia nel trattamento dell'impotenza con l'impianto di protesi di nuova generazione che consentono ai pazienti un ritorno a una normale sessualità dopo l' intervento alla prostata per tumore. Secondo recenti dati , dopo il cancro è crisi di coppia per circa 3 milioni di italiani che a seguito dell'asportazione radicale della prostata (prostatectomia) vogliono tornare ad amare e non si rassegnano all'impotenza . Ora gli ultimi progressi terapeuti indicano, quando i farmaci stimolatori dell'erezione sono inefficaci, le protesi peniene come valida soluzione per il ritorno all'amore. "L'asportazione chirurgica completa della prostata", spiega il dottor Maurizio Carrini, urologo al Cardarelli di Napoli , "è l'unico intervento chirurgico in grado di curare e guarire il tumore. Ma nonostante le attuali tecniche laparoscopiche e robotiche e la nerve sparing che 'risparmia' i nervi dell'erezione, causa impotenza in oltre il 70% dei pazienti operati. Questa conseguenza si verifica perché i nervi dell'erezione possono essere danneggiati durante l'intervento chirurgico. Le protesi peniene idrauliche di ultima generazione consentono un'erezione simile a quella fisiologica e prevedono l'inserimento all'interno dei cilindri naturali del pene , i corpi cavernosi, di due cilindri artificiali collegati ad una pompa di controllo, a livello dello scroto, e ad un serbatoio contenente del liquido . L'uomo può così ottenere un' erezione quando vuole con la stessa sensibilità e capacità di orgasmo presenti prima dell'intervento premendo un attivatore a pressione posto sotto la cute dello scroto tra i due testicoli. In questo modo il liquido contenuto nel serbatoio si trasferisce ai cilindri e il pene si indurisce. Premendo di nuovo il liquido passa dai cilindri al serbatoio e il pene ritorna in condizione di riposo. Un altro spiacevole effetto collaterale dell'asportazione della prostata è la riduzione delle dimensioni del pene che si accorcia a 15 giorni dall'intervento di
Un dato molto importante se si considera che in Italia alcuni ospedali hanno problemi ad acquistare le protesi proprio per via dei loro budget e spesso il paziente è costretto a ricorrere presso strutture private a suo totale carico economico. Per questo motivo il Cardarelli è il principale ospedale che effettua chirurgia protesica ricostruttiva in Campania" .
Per informazioni:
Ufficio Stampa Tegea
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Franco Di Liello tel . 02 48015241 - 340 / 4154660
Per interviste : dottor Maurizio Carrino tel. Ospedale 081 / 7472468 -75-66 -337 / 866379
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