Risoluzione sul Corno d'Africa al Parlamento europeo
Emergenza Corno d’Africa, Angelilli (Ppe-Pdl) e Mauro (Ppe-Pdl): “Intensificare gli sforzi internazionali e interventi immediati per i bambini”
“Il Corno d’Africa è colpito dalla più grave carestia degli ultimi 60 anni, decine i migliaia di morti e di questi la metà sono bambini. Ma fino a questo momento gli appelli lanciati dall’Unicef, dalla Croce Rossa e da tutte le altre organizzazioni umanitarie non sembrano aver destato la necessaria mobilitazione da parte della dalla comunità internazionale”, dichiarano il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli delegata per i diritti dei minori e Mario
Mauro Presidente della Delegazione Pdl al Parlamento europeo, intervenuti oggi in aula a Strasburgo e firmatari della Risoluzione in merito all’emergenza nel Corno d’Africa.
“Sono 13,3 milioni le persone che hanno bisogno di immediato aiuto. Una tragedia dalle immane proporzioni che è stata non a caso definita dall' Unicef la “carestia dei bambini. Negli Stati coinvolti Kenya, Eritrea, Etiopia, Gibuti e Somalia infatti 4,1 milioni di bambini risultano malnutriti e 330.000 sono in pericolo di vita nella sola Somalia. Non c’è più tempo da perdere perché la situazione è destinata a peggiorare e nessuno può e deve rimanere indifferente davanti a un
simile dramma, aggravato dalle condizioni ambientali, politiche e dai conflitti armati", spiega Roberta Angelilli.
"La Commissione Europea non ritiene necessario il dispiegamento di un'adeguata struttura di sicurezza della comunità internazionale per permettere agli aiuti umanitari di arrivare effettivamente alle popolazioni? Non ci possono essere aiuti umani umanitari senza le giuste misure di sicurezza. Quale ruolo l'Unione europea e l'Unione africana hanno intenzione di ricoprire in questa drammatica situazione?", ha chiesto Mario Mauro alla Commissaria presente in aula a Strasburgo.
“La Commissione europea ha destinato fino ad ora a tale regione un aiuto umanitario di 97,47 milioni di euro e si prepara ad intensificare il proprio sostegno ma è necessario aprire i corridoi umanitari per consentire l´arrivo degli aiuti e per far fronte alle necessità immediate”, concludono Angelilli e Mauro.
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