Azione dimostrativa per la diffusione di uno stile di vita vegan.
'Dal produttore al consumatore'
Il vero volto dell'industria della carne
Sabato 1 ottobre 2011
ore 16.30
piazza di Porta Ravegnana, Bologna
Sabato 1 ottobre numerose persone parteciperanno all'azione
dimostrativa organizzata dal gruppo essereAnimali: davanti alle Due
Torri di Bologna verrà mostrata la realtà dell'industria della carne e i
suoi cosiddetti 'prodotti', i corpi integri ma senza vita degli animali
rinchiusi negli allevamenti.
Per informazioni:
www.essereanimali.org
Contatti:
info@essereanimali.org
tel. 342 1894500
I corpi senza vita che vedrete sabato in strada sono gli stessi che si
possono trovare, senza scandali, in ogni supermercato, macelleria, o
negozio di generi alimentari. A differenza degli altri animali che
ancora si trovano negli allevamenti sono deceduti prima di divenire cibo
per umani, dopo essere rimasti per giorni assieme ai loro fratelli e
sorelle ancora vivi. Infine sono stati ammucchiati in una cella
frigorifera adiacente l'allevamento. Ecco da dove provengono.
Con questa azione vogliamo mostrare il significato diretto e più
evidente del consumo di carne.
La morte. Quelli che prima erano esseri viventi, con cuore, occhi e
bocca, vengono violentati nel loro diritto più inviolabile, strappati
con brutalità alla loro esistenza per divenire prodotti da vendere al
chilo.
Non vogliamo rappresentare una discutibile espressione artistica o uno
scherzo di cattivo gusto, ma l'industria della carne e i suoi diretti
protagonisti, anche se gli allevatori e i commercianti di animali ci
hanno abituato ormai a mille stratagemmi per allontanarci fisicamente e
idealmente da questa vista. Sostituendo i nomi con un corrispettivo
delle loro carni, strappando il pelo e le piume, mutilando, sventrando e
decapitando i corpi fino a renderli irriconoscibili, sterili pezzi di
carne impersonale in un altrettanto asettico contenitore bianco.
Le foto che mostreremo sabato in strada testimoniano ciò che accade a
questi animali prima di morire, ovvero la realtà quotidiana degli
allevamenti dell'industria alimentare (carne, latte e uova).
Sono immagini recenti e reali. Scattate a pochi passi dalle nostre
città (Emilia Romagna e Lombardia) e tutte dell'anno in corso.
Rappresentano la terrificante normalità, quello che è lecito fare per
ogni allevatore e per ogni consumatore di carne, latte o uova. Nel
migliore dei casi si tratta "solo" di trascorrere tutta la propria vita
ammassati gli uni sugli altri senza altra attività che quelle di
ricercare un minimo e inesistente spazio vitale o quella di mangiare a
dismisura. Nei casi peggiori testimoniano mutilazioni o deliberate
sevizie, fratture e problemi fisici e psicologici di ogni genere.
I cadaveri che porteremo sono la dimostrazione pratica di quanto sia
intollerabile questa vita. Le morti per soffocamento, per ferite
provocate dai propri simili, per stress o per malattia sono una realtà
quotidiana mentre per l'allevatore sono solo un elemento numerico di
valutazione del proprio guadagno, numeri sul quale fare una media e
valutare se quel ciclo produttivo sia stato più o meno redditizio del
precedente.
Non chiediamo condizioni migliori per questi animali.
Non vogliamo gabbie più grandi o capannoni meno affollati o la
possibilità di calpestare saltuariamente un prato. Vogliamo che abbiano
la possibilità di vivere liberi. Di non essere costretti a sofferenze
indegne e alla morte sistematica e programmata, di godere delle proprie
esistenze individuali come è giusto che ogni essere vivente possa fare.
Per loro possiamo fare molte cose.
Una è di sicuro alla portata di tutti, smettere di mangiarli, di essere
responsabili diretti della loro sofferenza.
Chi Siamo
Il gruppo essereAnimali si impegna per portare alla luce molti aspetti
del nostro mondo che troppo spesso vengono tenuti nascosti: dalle
torture a cui sono costrette innumerevoli specie animali per soddisfare
i consumi della nostra società, agli abusi sugli ambienti naturali
perpetrati dallo stile di vita umano e civilizzato in ogni angolo del
pianeta.
Nel concreto seguiamo e supportiamo uno stile di vita vegan, rifiutando
di consumare e acquistare prodotti che implicano lo sfruttamento, la
segregazione e la morte di altri animali.
Critichiamo l'industrializzazione e il consumismo contrapponendovi
l'autoproduzione e l'autosostentamento.
Diffondiamo materiali visivi e testi, organizziamo banchetti
informativi, proteste ed azioni dimostrative in strade e piazze.
Propagandiamo lo stile di vita vegan e la cultura antispecista con
cene, corsi di cucina e conferenze pubbliche.
Documentiamo ciò che accade quotidianamente nel nostro territorio a
quegli animali considerati "da reddito", imprigionati e uccisi a
migliaia di nascosto, ma sotto gli occhi di tutti.
E dato che nel nostro mondo è proprio la normalità a mietere più
vittime, cerchiamo di agire in modo radicalmente diverso da come la
società umana ci insegna.
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