Comunicato stampa
Dalle 10.30 del mattino sino alle 23 di martedi 17 maggio avrà luogo la Maratona di Note per festeggiare la riapertura del Teatro Sociale di Badia
Polesine dedicato all’illustre concittadino Eugenio Balzan, giornalista e direttore amministrativo del Corriere della Sera.
Il teatro restaurato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, del Comune di Badia Polesine e della Regione del Veneto della ditta RPM di Badia Polesine per un impegno complessivo pari a circa 2.7 milioni di euro, torna finalmente all’antico splendore.
Per festeggiare la riapertura della "piccola Fenice", il Comune di Badia Polesine, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha organizzato un’intera giornata dedicata alla musica, intitolata “Maratona di note” e pensata per il pubblico di ogni età.
Programma della giornata
I FIATI DELL’ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO, a salire sul podio Maffeo Scarpis. Saranno eseguite musiche di C. Gounod, W. A. Mozart, G. Rossini.
Ore 17.30: Prove... dove si concerta, MARIO BRUNELLO racconterà al PUBBLICO come si prepara un brano musicale prima dell’esecuzione e lo racconterà con la solita eleganza, suggerendo al pubblico idee e fantasia, accompagnato dall’Orchestra d’Archi Italiana. Le musiche in programma sono di A. Scarlatti, G. Sollima.
Ore 20.30: Taglio del nastro e inaugurazione in musica con l’ORCHESTRA D’ARCHI ITALIANA e Mario Brunello, direttore e violoncello solista, musiche di A. Scarlatti, G. Sollima.
Il concerto rientra nella rassegna “Mousiké. I concerti della Fondazione”
Il Teatro Sociale fu costruito nel 1812 per volontà e a spese del badiese Bartolomeo Dente e recenti ricerche storiche hanno portato alla luce un atto notarile datato 17 dicembre 1812 nel quale si fa riferimento al disegno del teatro dell'architetto Sante Baseggio (1749-1822) di Rovigo.
Nel 1836 passa in proprietà di una Società di Palchisti o Palchettisti e assume il nome di Teatro Sociale.
Nel 1855 il teatro viene restaurato e ampliato: si aggiungono i palchi di proscenio e il paliotto con le Muse. Per la profusione di fregi in rilievo e a foglia d'oro, da sempre è definito "scatola d'oro" o "la piccola Fenice" per la somiglianza con il grande teatro veneziano.
La decorazione pittorica è del ferrarese Francesco Saraceni e del veneto Giovanni Abriani; i fregi intagliati sono del lendinarese Luigi Voltolini.
Il teatro è noto soprattutto per le stagioni d’opera che si organizzavano nel periodo della sagra di ferragosto e presso la locale biblioteca civica sono conservate alcune cartelle di documenti provenienti dall’archivio comunale dove è possibile ricostruire, ma solo in parte, alcuni spettacoli ospitati nel bel teatro.
Nel 1905 si ricorda l'allestimento della Tosca, ultima rappresentazione data al Teatro Sociale di Badia Polesine.
L’’attività teatrale cessò nei primi anni del Novecento e da allora non fu più utilizzato.
Grazie al prof. Ivan Tardivello, Ispettore onorario delle Belle Artiper la città di Badia Polesine, a partire dagli anni '70 del secolo scorso, si riesce ad inserire il Teatro Sociale nel piano di restauri di edifici e monumenti del Veneto e ad effettuare, con il controllo della stessa Soprintendenza, un primo intervento di restauro.
L’intera proprietà dello storico teatro viene assegnata al Comune di Badia Polesine per diritto di usucapione e superato anche questo adempimento il 24 maggio 1983 iniziano i lavori di restauro dello storico edificio che ha visto l’avvicendarsi di diversi direttori dei lavori e revisione per arrivare finalmente al termine in questi giorni.
Il teatro è stato riportato alla luce su progetto dell’architetto Paolo Trovato, con Eidostudio di Badia Polesine.
Da oggi i Badiesi si riappropriano del teatro dotato di platea e tre ordini di palchi in grado di soddisfare le esigenze della cultura badiese con la disponibilità di 270posti a sedere.
Presso la suggestiva sede del Teatro Sociale sarà attivo dalle ore 9.30 alle ore 18.30 il servizio filatelico temporaneo di Poste Italiane con speciale annullo filatelico dedicato all’inaugurazione e con una particolare cartolina stampata per l’occasione.
Ufficio Stampa
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