Cresce l'economia del mare che trasforma le città portuali in città porto. A Civitavecchia il porto diventa volano dell'economia
I crocieristi e il mercato delle crociere in generale pesano sempre di più sull'economia turistica italiana. Di pari passo con essi, sale il numero delle "movimentazioni" ovvero il traffico relativo alle città portuali, che nell'ultimo anno è crescita con un +13% rispetto al 2012, e si concentra nella stagione estiva. In Italia sono una decina le città portuali di maggiore interesse crocieristico, ossia dove le principali compagnie crocieristiche effettuano imbarchi/sbarchi o dove transitano.
Civitavecchia si posiziona al primo posto a livello di numeri, seguita da Venezia, Napoli, Livorno, Savona, Genova, Bari, Palermo. Le crociere hanno una forte incidenza sulle città di porto. Secondo un sondaggio effettuato su un campione di iscritti ad un portale che vende crociere sul web, chiedendo loro in quale settore investano maggiormente durante una crociera una volta scesi a terra per visitare le città portuali, il settore che più beneficia di questo apporto risulta essere prevalentemente quello commerciale, nello specifico la ristorazione. Ristoranti, bar, tavole calde sono le più gettonate non solo per la necessità primaria di nutrirsi ma anche per la curiosità che spinge a sperimentare la cucina dei luoghi che si stanno visitando, nonostante l'offerta culinaria a bordo delle navi da crociera sia ampia e variegata. Con una percentuale del 41%, quello della ristorazione è il settore che risulta più arricchito grazie al traffico delle navi nella città portuale di riferimento. I negozi, dall'abbigliamento all' oggettistica riscuotono un buon successo, raggiungendo il 33% dei consensi, soprattutto i grandi marchi di abbigliamento e quelli turistici nei quali si possono acquistare i tipici souvenir del luogo. Infine, il 19% dei partecipanti al sondaggio ha affermato di investire i propri averi nella cultura locale: visite ai monumenti, musei, mostre e siti archeologici.
Fonte: Ansa
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