Arriva il caldo più torrido, ma per l'estate 2012 il cuore della Sicilia può contare su una riserva d'acqua di 50 milioni di m3 d'acqua che è un toccasana per agricoltori e famiglie dell'isola.
A cavallo tra la provincia di Catania e Enna il bacino della diga di Ancipa rappresenta infatti il cuore di un sistema idrico che interessa in particolare i comuni ennesi e nisseni garantendo oltre 50 GWh di energia verde e offrendo una risposta al grande bisogno di acqua per irrigazione e usi domestici durante il periodo estivo.
Quando, nell'ultimo inverno, Enel e i rappresentanti delle amministrazioni regionali, provinciali e comunali hanno salutato il riavvio della produzione delle centrali idroelettriche di Troina e Grottafumata, che hanno nella diga di Ancipa il loro centro nevralgico, tutti sapevano che l'intervento di ripristino realizzato dal Gruppo sull'invaso risalente negli anni Cinquanta avrebbe comportato un salto di qualità sia dal punto di vista della generazione elettrica che della risposta alle esigenze idriche della zona.
Con un investimento di 50milioni di euro Enel ha effettuato diversi interventi. I principali hanno riguardato il corpo diga e, in particolare, la realizzazione di contrafforti antisismici, la realizzazione di uno schermo termico che minimizza le escursioni termiche sul paramento della diga, la risarcitura con particolari cementi e resine delle lesioni presenti sugli speroni e l'installazione di una serie di strumentazioni di controllo che consentono le più dettagliate misurazioni e verifiche.
A cavallo tra la provincia di Catania e Enna il bacino della diga di Ancipa rappresenta infatti il cuore di un sistema idrico che interessa in particolare i comuni ennesi e nisseni garantendo oltre 50 GWh di energia verde e offrendo una risposta al grande bisogno di acqua per irrigazione e usi domestici durante il periodo estivo.
Quando, nell'ultimo inverno, Enel e i rappresentanti delle amministrazioni regionali, provinciali e comunali hanno salutato il riavvio della produzione delle centrali idroelettriche di Troina e Grottafumata, che hanno nella diga di Ancipa il loro centro nevralgico, tutti sapevano che l'intervento di ripristino realizzato dal Gruppo sull'invaso risalente negli anni Cinquanta avrebbe comportato un salto di qualità sia dal punto di vista della generazione elettrica che della risposta alle esigenze idriche della zona.
Con un investimento di 50milioni di euro Enel ha effettuato diversi interventi. I principali hanno riguardato il corpo diga e, in particolare, la realizzazione di contrafforti antisismici, la realizzazione di uno schermo termico che minimizza le escursioni termiche sul paramento della diga, la risarcitura con particolari cementi e resine delle lesioni presenti sugli speroni e l'installazione di una serie di strumentazioni di controllo che consentono le più dettagliate misurazioni e verifiche.
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