"L'ombra come esplorazione della persona"
EGO
personale di Simone Ziffer
presso Luca e Andrea
Alzaia Naviglio Grande 34 - Milano
Possiamo definire un giovane artista che nasce culturalmente in una contemporaneità post moderna, all'interno di una corrente, nel senso più classico e canonico del termine, magari ripresa da remoti tempi della letteratura storica dell'arte? Mi sentirei di irrigidire la vitalità e la dirompenza creativa ed elaborativa dello stesso autore, disposto e disponibile a una ricerca continua in evoluzione, pur mantenendosi all'interno di una coerenza stilistica e una tecnica per molti versi decisa e determinata. Possiamo trovare nelle sue composizioni un'influenza nello sviluppo della loro realizzazione della tecnica di un Andy Warhol, mentre si assapora il risvolto onirico del surrealismo di un Dalì e di un Magritte nella ricerca di una loro convergenza e non auto-elisione. Si può anche intravedere elementi di studio architettonico della forma di un espressionista quale Gaudì, trasformando la linea ma mantenendone il significante e il significato inalterati. Sicurezza del suo tratto propongono le sue opere pittoriche proprio perchè sono una formula espressiva artistica che è una forma che maggiormente permette a lui stesso di esprimere le proprie emozioni, sensazioni, sentimenti. Ed è la carica emotiva che ci suggerisce la visione dei suoi ritratti che vedono nell'utilizzo dell'ombra l'esplorazione della persona umana, dei suoi lati nascosti, della sua intimità, dei rivoli nascosti della sua personalità fatta di contraddizioni ma tesa a manifestarsi, a volte schiva, a volte incerta, spesso incompresa e sottovalutata. La pittura per Simone Ziffer è un'evoluzione emotiva ed esplicativa in quanto come dice direttamente lo stesso autore ogni quadro lo sente come proprio, come uno specchio. L'ombra viene esplorata dall'artista e diventa in modo totale e assoluto un metodo di rappresentazione che da un'originalità e un'autonomia artistiche alle opere e alla produzione. La facilità e la coerenza compositiva derivano nella loro sicurezza dalla possibilità che l'autore trova nella pittura di poter esternare sé stesso, di esprimersi, di proporsi al pubblico e al mondo.
( Testo di Alessandro Rizzo)
L'arte sin qui espressa dal giovane Simone Ziffer rappresenta un interessante tentativo di sintesi nell'utilizzo di diversi elementi tipici di svariate avanguardie novecentesche, quali le campiture che richiamano quelle del Pop di Warhol, alcuni stilemi simbolisti, frequenti linguaggi surrealisti e metafisici, tanto per citare alcuni esempi. Il fattore centrale della ricerca di Ziffer è attualmente l'ombra che funge anche da elemento di unificazione tra le suddette componenti linguistiche della sua arte per la quale egli trae spesso spunto da altre arti quali la musica e la poesia, in particolare, la Beat generation. In definitiva una pittura con tematiche fortemente oniriche ma che, al tempo stesso, cerca un saldo ancoraggio nella contemporaneità, aiutata in questo dalla rivisitazione che ci propone, di alcune radici della contemporaneità stessa.
( Testo di Fabrizio Gilardi di ActionArt)
Simone Ziffer aka Sfog nasce il 15/07/87 a Camposampiero (PD); si diploma nel 2006 al liceo classico Tito Livio. Studia al Politecnico di Milano Design e dipinge ormai da 5 anni.
Ha partecipato a una collettiva su San Sebastiano tenutasi da Pier Pour Homme nel gennaio 2011 e ha presentato la personale "Beat" presso il Cafè Lumiere di Padova, sempre nel 2011. Ha poi preso parte a una collettiva per il Festival Secondomè al Cafè Lumiere di Padova e, nel 2012, al Fashion Cafè di Milano, ha presentato la personale dal titolo Ego.
L'organizzazione della mostra è di 'Action art' e di Alessandro Rizzo.
Action Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l'obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L'iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.
Alessandro Rizzo collabora a diversi periodici cartacei e telematici quali Tam Tam, L'attualità, cinemaindipendente.it, culturagay.it, I segreti di pulcinella; è direttore responsabile della rivista ondine Le voci dell'agorà.
Vernissage VENERDI' 15 GIUGNO dalle ore 19,00 presso il locale LUCA E ANDREA
Alzaia Naviglio Grande, 34 - Milano
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