NOVARA e VERBANO CUSIO OSSOLA
COMUNICATO STAMPA
6 giugno 2012
COLDIRETTI NOVARA VCO: IN DUECENTO A SILLAVENGO
FANNO SENTIRE "LA VOCE DEL TERRITORIO"
CONTRO LE NUOVE RICERCHE DI IDROCARBURI AD EST DEL SESIA
NOVARA VCO (jf) – Parte dal territorio con l'obiettivo di toccare "ogni sede istituzionale con cui sarà necessario discutere" l'azione con cui Coldiretti vuole far valere le istanze di imprenditori agricoli e cittadini in merito alle annunciate ricerche di idrocarburi nel territorio di Carpignano Sesia e alla possibile realizzazione di uno o più pozzi petroliferi: un punto su cui l'organizzazione "chiede che le decisioni nascano da una volontà territoriale e non siano imposte da altre e potenti logiche".
Ieri sera, per la prima volta, i cittadini e i rappresentanti delle diverse realtà territoriali si sono riuniti nel vicino Comune di Sillavengo, grazie ad un incontro che la stessa Coldiretti ha promosso recependo le istanze condivise di titolari d'impresa e consumatori: tutti preoccupati – e su basi concrete – per le possibili conseguenze (in primis di impatto ambientale) legate alle nuove esplorazioni richieste dall'Eni a Carpignano.
"Al Tenimento di Sillavengo abbiamo registrato la presenza di circa 200 imprenditori agricoli e cittadini che hanno dimostrato di approvare la nostra visione, che è poi quella di recepire e sostenere la voce del territorio" sottolinea il direttore di Coldiretti Novara Vco Gian Carlo Ramella. "Una voce che chiede chiarezza e che si oppone ad uno sfruttamento prevaricante di un territorio noto per produzioni agroalimentari di qualità, dai vini, al riso, alla filiera del latte, all'allevamento di suini con cui vengono prodotti i salumi tipici: vogliamo conoscere – e i cittadini con noi – quali sono le implicazioni legate al progetto di ricerca di idrocarburi. E vogliamo che le istanze di chi qui opera e vive siano giustamente considerate".
Istanze – quelle "nate" dal territorio, dai dubbi e dalle domande dei cittadini – puntualmente sviluppate durante gli interventi della serata, alla quale erano presenti il presidente di Coldiretti e della Camera di Commercio Paolo Rovellotti, l'assessore provinciale all'ambiente Oliviero G. Colombo, l'assessore Guido Gozzi di Carpignano Sesia, il sindaco di Sillavengo Ivo Zanetta (con il vice Bruno Locatelli, imprenditore di Coldiretti),il sindaco di Ghemme Alfredo Corazza, il vicesindaco di Fara Maria Teresa Annovazzi: era assente, per altri impegni, il sindaco di Sizzano, anch'egli invitato.
Tra gli interventi tecnici della serata, va rilevato quello del dottor Marco Calgaro, che ha evidenziato in modo preciso e puntuale il ruolo dei biomarcatori (indicatori della presenza di inquinamento dell'aria) che saranno eventualmente utili per monitorare la situazione relativa alla presenza di idrocarburi nell'aria qualora si proseguisse con il progetto.
Un'ipotesi, però, che i presenti vogliono scongiurare: l'assessore Colombo, da parte sua, ha ribadito la necessità di approfondire le questioni tecniche in sede di conferenza dei servizi (la prossima è prevista domani, 7 giugno).
All'incontro promosso ieri da Coldiretti è seguita oggi pomeriggio, sullo stesso tema, la conferenza stampa presso la sede della Provincia di Novara in cui il presidente Diego Sozzani, oltrechè lo stesso Colombo, si sono espressi con termini risoluti: "L'amministrazione è preoccupata anche perché si scava un pozzo a quattro chilometri di profondità in area di ricarica delle falde utilizzate per il consumo umano" ha detto Sozzani, mentre l'assessore all'ambiente ha illustrato il documento che sarà diffuso domani in conferenza dei servizi: una nota in cui emergono diverse criticità relative alla prospettata ricerca di idrocarburi e che riconosce innanzitutto, per l'area interessata, il "ruolo del paesaggio agrario della pianura, il quale pone l'obiettivo di conservare per il lungo periodo le aree agricole di valore per qualità dei suoli".
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