'ROMANI D'EUROPA', DALLA CAPITALE UN MESSAGGIO DI INTEGRAZIONE PER I NEOCOMUNITARI
Circa 150.000 gli stranieri iscritti all'anagrafe comunale di Roma; 10.411 gli imprenditori stranieri iscritti alla CCIAA nel II trimestre 2011
Da oggi fino al 9 Ottobre, presso la fermata Spagna (Metro A), è possibile visitare la mostra fotografica realizzata su 10 storie di stranieri residenti in Italia
ROMA - L'integrazione sociale degli stranieri provenienti dai paesi neocomunitari passa per Roma.
Presentata stamane, presso la Sala Piccola Protomoteca in Campidoglio, l'iniziativa 'Romani d'Europa'. Un progetto promosso da In Media Res Comunicazione e dall'Associazione culturale MakeNoise, in collaborazione con Cantiere Europa, Fonditalia, Agenzia per la Mobilità ed Atac per Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Sociali e Ufficio Europa, nato con l'obiettivo di raccontare, tramite l'uso del video documentario e della rappresentazione fotografica, esperienze sintomatiche di lavoro di
cittadini stranieri.
Da oggi fino al 9 Ottobre, presso la fermata Spagna (Metro A), corridoio vicolo del Bottino, è possibile visitare la mostra fotografica che illustra 10 storie di stranieri residenti in Italia diventati romani d'adozione. Dal 10 al 23 Ottobre, presso la fermata Anagnina (Metro A), corridoio laterale, banchina direzione Battistini.
Ad oggi, sono circa 150.000 le persone straniere iscritte all'anagrafe comunale.
La popolazione con cittadinanza straniera residente nel comune di Roma continua a crescere. Al primo gennaio 2009 conta in totale 293.948 unità, con un aumento di 24.299 persone (+9%) rispetto a gennaio dell'anno precedente.
In dieci anni gli stranieri residenti nella Capitale sono quasi raddoppiati e la loro incidenza sul totale della popolazione è pari al 10,3%: una quota che è aumentata considerevolmente negli anni e che colloca Roma tra i Comuni con una percentuale di immigrati stranieri relativamente alta rispetto al totale della popolazione.
Relativamente ai paesi di provenienza, i cittadini del continente europeo rappresentano, con 132.715 iscritti in anagrafe, quasi la metà (45,1%) della popolazione straniera complessivamente residente a Roma.
L'area geografica numericamente più consistente è l'Europa, ma i flussi più importanti provengono dall'Europa comunitaria (35,2%), in cui sono confluite anche la comunità rumena, che è la più numerosa (52.540 individui, il 19,6% del totale), e quella polacca (14.085 persone residenti, il 4,8%).
12.442 sono gli stranieri presenti nelle imprese di Roma per attività economica nel II trimestre 2011; gli imprenditori stranieri iscritti alla Camera di commercio di Roma nel II trimestre 2011 sono, invece, 10.411.
"Con questa iniziativa tocchiamo un tema di grande attualità, spesso intrappolato nella logica del pregiudizio", ha detto Roberta Angelilli, Vice Presidente del Parlamento europeo. "Abbiamo scelto di raccontare belle storie di cittadini neocomunitari, che non sono successi regalati, ma storie di sacrificio e impegno, perché rappresentano i successi dell'UE. Vogliamo lanciare un messaggio di positività e speranza che è un orgoglio per tutti, mediante un progetto di solidarietà comune, pur
conservando la nostra identità che resta un valore aggiunto".
"Era necessario – ha spiegato Federico Rocca, Delegato capitolino ai Rapporti con le Istituzioni europee - dar voce ai neocomunitari per aiutare i romani ad avere una diversa percezione dei cittadini europei nella nostra città. Una sfida contro la discriminazione che possiamo vincere e che parte dalle metropolitane, frequentatissimo luogo di passaggio nella città. L'amministrazione comunale si mette, dunque, in prima fila per raccontare queste esperienze che rappresentano un arricchimento per
Roma".
"Fonditalia – ha aggiunto Francesco Franco, Presidente dell'Associazione - si rivolge alle medie e piccole imprese toccando settori differenti. Con la nostra adesione a 'Romani d'Europa' abbiamo l'occasione di affrontare e condividere anche con il mondo produttivo un tema di prim'ordine attraverso testimonianze di quegli stranieri che si sono integrati e stanno contribuendo concretamente alle dinamiche generali di sviluppo".
"Atac – ha concluso Carlo Tosti, ad dell'azienda capitolina - ha sempre investito in iniziative sociali e culturali. Questo progetto rappresenta un'occasione di crescita sul versante dell'accoglienza. Come società sentiamo il dovere di proteggere situazioni in cui il cittadino straniero viene visto come straniero".
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