Spettabile Redazione,
di seguito una breve nota stampa.
Nel ringraziarvi per la Vostra gentile attenzione,
colgo l'occasione per salutarVi distintamente.
Maurizio Ferraioli
Tel.329-8256232
FERRAIOLI(ITALIA DEI DIRITTI-LIGURIA): CROCE ITALIA MARCHE UNA BOCCATA D'OSSIGENO. NON SI ASPETTINO ALTRE INDICAZIONI DALLA MAGISTRATURA.
Un plauso alla Magistratura e soddisfazione per i lavoratori di Croce Italia Marche che finalmente incominciano ad avere una sospirata boccata d'ossigeno per le loro finanze.
La sentenza dimostra che l'ente appaltante è e resta corresponsabile insieme alla società appaltatrice delle corrette condizioni di lavoro dei lavoratori e del loro pagamento e dimostra che forme di gare d'appalto con ribassi estremi per i medesimi servizi appaiono come una sorta di mobbing che ricade inevitabilmente sulla fascia più debole.
Già alcuni mesi fa, come Italia dei Diritti, sollevammo il problema, ritenendo che le gare effettuate, nella fattispecie per le lavoratrici del settore delle pulizie, ma ovviamente per qualunque gara d'appalto per servizi resi, se effettuate con la modalità del ribasso avrebbero generato sicuramente dei disagi nelle modalità di erogazione del servizio e anche nei termini di pagamento dei dipendenti della società appaltatrice. Riteniamo, desideriamo ribadire il concetto, che in una città come la nostra, sempre attenta ai problemi che investono i diritti civili dei lavoratori, forse una maggiore attenzione, responsabilità e soprattutto sensibilità dovrebbe essere posta nei confronti di chi viene considerato troppo spesso ancora in basso nella scala sociale e non un lavoratore come gli altri. Importante è stata la sensibilità dell'Amministrazione che più volte ha ascoltato i lavoratori. Seppur in un periodo di crisi, prosegue Maurizio Ferraioli, gli eccessivi risparmi non devono assolutamente mai portare a generare disagi come quello subito dai lavoratori della società Croce Italia Marche. L'auspicio è che le stazioni appaltanti riacquistino coscienza del ruolo, anche sociale, rivestito in simili situazioni ed effettuino le gare d'appalto secondo parametri che tengano presente il reale costo del lavoro evitando quindi il ricorso alla Magistratura per redimere simili situazioni.Un indicazione non aspettiamo che sia la Magistratura a ridire che vanno pagati anche gli altri stipendi, sarebbe un grande atto di civiltà anticipare tale decisione e veder ritornare il sorriso sui volti di questi Lavoratori. Ai lavoratori confermo la solidarietà e la vicinanza dell'Italia dei Diritti che non farà mai mancare la propria voce per la loro tutela.
Nessun commento:
Posta un commento