Spettabile Redazione,
di seguito una breve nota stampa.
Nel ringraziarvi per la Vostra gentile attenzione,
colgo l'occasione per salutarVi distintamente.
Maurizio Ferraioli
Tel.329-8256232
FERRAIOLI (ITALIA DEI DIRITTI): ENEL-LA SPEZIA COSA FARE?
In queste ultime settimane si è scatenata nuovamente l'eterna diatriba sulla centrale spezzina dell'Enel, generando opinioni spesso discordanti ma prevalentemente tutte orientate alla ricerca del miglioramento dell'aria e della salute dei cittadini, minata negli anni precedenti da un uso dissennato di combustibili fossili.
Credo che nessuno desideri e tutti comprendano che non è possibile un ritorno al XIX secolo quando l'industria era limitata ed i consumi irrilevanti da non generare alcun tipo d'inquinamento. Il mondo si è evoluto, forse male, forse privilegiando gli interessi economici alla salute e similmente quando spesso critichiamo l'uso o spesso l'abuso di farmaci dimentichiamo che grazie a ciò e grazie ad una qualità della vita migliorata, l'età media della popolazione è sensibilmente aumentata.
Ritornando però alla situazione della nostra città sono convinto che le parti che si vedono contrapposte, l'Amministrazione che deve seguire un iter burocratico di tutela e le associazioni che giustamente pensano che la dismissione o la trasformazione totale a metano sia l'unica via non sono distanti ed entrambi auspichino, con punti di vista differente una qualità dell'aria migliore dove vivere e far crescere i propri figli e nipotini. Pochi anni fa ascoltando un tg ricordo che un Dirigente Nazionale di Enel, addirittura rivalutava il combustibile fossile nella fattispecie il carbone, come poco inquinante ed una delle soluzioni se non l'unica da appoggiare. Sorrisi e m'irritai pensando che questo signore ritenesse gli Italiani un popolo di beoni e gente poco informata.
Abbiamo votato giustamente contro il "nucleare" facendo una scelta importante, non vogliamo il carbone perchè danneggia la salute, il metano ci rende sudditi dei pochi paesi produttori, le energie alternative prevedono un programma di riconversione non con tempi brevi e con un'impatto ambientale, alcune volte devastante per un Paese come il nostro, cosa fare? La scelta onerosa, che comporterà anche costi rilevanti, resta quella delle energie rinnovabili. I tempi dovrebbero prevedere un passaggio graduale che comporti la costruzione di nuovi impianti e la dismissione di quelli esistenti o eventuale, dove possibile, conversione. Una scelta spesso, soprattutto in questi periodi di crisi, difficile per i costi da affrontare ma obbligatoria per invertire la tendenza autodistruttiva che il mondo ha percorso nell'ultimo secolo. Energie alternative deve essere il "core business" del XXI secolo, la ricerca deve essere finanziata fortemente per raggiungere risultati che rendano paesi come il nostro indipendenti da legami con i paesi produttori e gradualmente raggiungere quell'autosufficienza che crei un grande movimento internazionale per rendere più pulita tutta la terra. Ciò sicuramente creerebbe anche un maggior impiego e quindi un volano che incrementerebbe la possibilità di lavoro in un settore in forte espansione. A tal proposito sono pienamente convinto che il nostro Sindaco Massimo Federici, da primo cittadino e soprattutto da spezzino d'hoc , tutelerà la salute dei cittadini e si adopererà affinchè il futuro della sua famiglia e delle nostre sia migliore ed a Lui lancio il mio appello, chiedendo chiarezza sull'argomento ed informazione sull'iter seguito e sui risultati ottenuti, quasi tutte le famiglie spezzine hanno un familiare che ha avuto problemi riguardanti le patologie respiratorie e tale tema che tocca la carne viva di tutti noi deve essere un tema che trovi finalmente una soluzione di completa soddisfazione per la città intera. Alle Associazioni, che ringrazio per il loro lavoro, chiedo ti continuare a vigilare e tenendo conto della conformazione fisica del nostro territorio fare eventuali proposte alternative dove siano previsti tempi di realizzazione, costi e risultati.
Invito tutti ad avere toni pacati che parlino di collaborazione e non di ostilità, tendenti a costruire e non a distruggere, con l'unico obbiettivo di tutelare gli interessi della Città e dei Cittadini.
Credo che tutti i Cittadini desiderino risultati e non più urla su qualsiasi argomento.
L'Italia dei Diritti, da me rappresentata sul territorio Ligure, continuerà a seguire la situazione e appoggerà le scelte migliori per i Cittadini nel cui unico interesse svolge la sua totale attività.
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