Al termine della splendida settimana di Grosseto, con lo spettacolo fornito dai campionati del mondo di flag football e dagli europei di beach flag football, parola al commissario IFAF (la Federazione internazionale) Mikael Roos, che è stato sempre presente durante i giorni di gare.
Qual è il suo bilancio di questi giorni a Grosseto?
E' stato un evento perfettamente riuscito e abbiamo visto un torneo di alto livello. IFAF è anche molto contenta che sia stato organizzato il primo campionato europeo di Beach Flag Football, che è importante per allargare il movimento. Non c'era mai stata una competizione internazionale di football americano con così tante squadre e devo dire grazie alla FIDAF per aver vinto questa sfida. Anzi, le sfide vinte sono state due, perché s'è aggiunta anche quella con il maltempo, che è stata fronteggiata al meglio. Sono molto felice di come sono andate le cose.
Qual è lo stato del Flag Football?
Il Flag Football è molto importante per tutto il movimento. Sia perché è propedeutico al Football "tackle", sia come realtà a se stante. Lo ha dimostrato proprio questo evento organizzato in Italia, che dimostra come la disciplina si stia espandendo in tutto il mondo. E i team sono in aumento.
La prossima sfida da vincere è quella di diventar sport olimpico?
Questa è una grande sfida per tutti noi. Dobbiamo lavorare tutti insieme affinché ciò avvenga. Questi Mondiali mi danno grande fiducia. Anche perché l'atmosfera che si respirava alla Principina era proprio quella di un villaggio olimpico, con tanti atleti di tutto il mondo tutti insieme. Direi che ci stiamo abituando bene e per questo ringrazio ancora una volta la FIDAF.
Luca Pelosi
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