Bologna, 5 maggio 2011 – I dati provenienti dal Panel famiglie Ismea
(Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) per il primo
bimestre 2011 confermano una crescita di consumi di prodotti biologici
che dura ininterrottamente da 9 anni.
Dalle rilevazioni risulta che nei mesi di gennaio e febbraio 2011 gli
acquisti domestici di prodotti biologici confezionati nella grande
distribuzione sono aumentati del 13% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente. Super e ipermercati (nei quali le vendite di
prodotto biologico valgono circa 500 milioni) non costituiscono
tuttavia il principale canale distributivo, né quello con la crescita
maggiore. I punti vendita specializzati (oltre 1.100 negozi e
supermarket biologici in tutta Italia, oltre 2.500 agricoltori con
vendita diretta, alcune centinaia di mercatini, oltre 300 ristoranti,
ecc.), infatti, non solo registrano un volume di vendite più elevato,
ma un tasso di crescita addirittura superiore.
"Un comparto che da 9 anni fa registrare una crescita sempre più
evidente – commenta Paolo Carnemolla, presidente di FederBio -
Nonostante la crisi, il consumo di prodotti biologici sembra
inarrestabile: già nel 2010 le vendite di prodotti biologici nella
grande distribuzione erano aumentate dell'11,6%, mentre per il mercato
alimentare nel suo complesso si era registrato un calo dell'1,6%.
Anzi, in piena crisi economica globale, il tasso di crescita è
aumentato, superando i pur ottimi risultati del 2009 (+ 6,9%) e del
2008 (+5,2%). Va inoltre sottolineato che nel canale specializzato,
che presenta un'offerta interamente biologica che ormai supera i 4.000
prodotti, dal 2008 l'incremento annuale è sempre stato ancora più
brillante, tra il 15 e il 20%".
È curioso inoltre tracciare il profilo del consumatore bio, che non
rappresenta più una nicchia ristrettissima: più di sette italiani su
dieci ormai acquistano almeno qualche prodotto biologico. Secondo le
rilevazioni del progetto di ricerca InterBio, il 53,8% dei
consumatori che frequenta i negozi specializzati ha un diploma di
scuola media superiore (contro una media nazionale del 39.8%) e ben il
33.7% ha una laurea (contro il 12.8% della media nazionale). Più di un
terzo (il 35.6%) ha tra i 36 e i 45 anni, più di un quarto (27.3%) ha
tra i 46 e i 55 anni.
I nuclei familiari che acquistano biologico hanno prevalentemente 4 o
più componenti (41.7%, contro una media nazionale del 19%) o tre
(27.7%): è quindi significativa la quota di famiglie con figli. I
nuclei di 2 componenti sono il 23%, i single soltanto l'8% (contro il
24.9 di media nazionale).
Acquista soltanto (o quasi) prodotti biologici il 31.3%, mentre ne
acquista "molti" il 49.1%.
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