Alberico Paolo Salerno è uno dei candidati al Consiglio regionale, per il macro collegio di Cosenza, impegnato nelle file di "Fratelli d'Italia". Impegnato in politica per passione e non per scopi di lucro, ha alle spalle anche una notevole esperienza come organizzatori di eventi, apprezzati dalla gente per la semplicità e l'immediatezza nella promozione delle eccellenze calabresi. In pochi punti, Salerno ha espresso alcuni concetti basilari, quelli che lo hanno spinto ad accettare la candidatura e a "scendere in campo" sostenendo l'azione politica di Wanda Ferro.
Le motivazioni di una candidatura: un obiettivo da raggiungere
Ho accettato la candidatura per la rabbia di un futuro negato, e per l'amore per la mia terra. Voglio rappresentare l'altra Calabria, quella fatta dalla gente normale, che non ha lobby alle spalle, né apparati politici, nè nessuna forma di potere economico. Esiste la Calabria della gente per bene, umile e onesta che ogni mattina lotta per i propri diritti, per sfamare la propria famiglia. Non è stato facile decidere di essere della partita, per il clima che c'è intorno alla destra e per quello che è stata negli ultimi anni in Calabria. Il recesso che investe il paese ha investito pure me, in modo forte, e una campagna elettorale fatta con pochissimi mezzi (economici) e senza apparati di partito, mi fa sentire molto Davide contro Golia, ma la mia integrità e onestà intellettuale mi danno coraggio. Mi metto al servizio di chi è come me, un cittadino comune, stanco dei disservizi creati da una casta egoista e distratta.
Credere nel progetto di Fratelli d'Italia come punto di partenza
Credo in FDI perché è un partito giovane con una forte componente di giovani nel proprio apparato, ad iniziare dalla leader, Giorgia Meloni, la prima donna in Italia ad aver fondato un partito. Nello specifico, Fdi in Calabria è un partito che rappresenta socialmente la nostra regione, così come le liste sono lo specchio del partito, e all'interno troviamo la nostra società, dal professionista al piccolo artigiano, all'imprenditore o all'impiegato, al disoccupato. Fdi in Calabria è sceso in campo per i cittadini e non per le soliti combriccole che dei cittadini non tengono conto.
Una regione che dovrà cambiare e scempi da evitare
La Calabria sta morendo, la gente va via, siamo oramai solo terra di frontiera per i disperati del Mediterraneo. Vanno fatte bonifiche del territorio (sull'amianto, per esempio,) vanno impedite le trivellazioni che deturpano uno dei pochi beni della nostra terra, l'ambiente e le sue bellezze. In Calabria si muore per le strade inadeguate e pericolosissime (vedi la famigerata 106) e si muore di fame per la povertà. Serve un serio e adeguato piano rifiuti e per i trasporti. Siamo stati abbandonati e tagliati fuori dai piani delle FS, che investe ovunque in alta velocità e non qui…. Come possiamo pensare di incrementare il turismo o lo scambio commerciale se poi è più facile da Milano andare a Malta che non a Cosenza?
Soliti noti? Non vi votiamo
Innanzitutto, bisogna evitare che i soliti noti siedano ancor una volta nei banchi del Consiglio. Ci vuole il coraggio di voltare pagina, e mandare al governo questa sinistra è invece tornare indietro di decenni. Non mi pare che gli uomini a supporto di Mario Oliverio siano la "novità politica" in Calabria, ma non voglio parlare di centrosinistra perché è un argomento che mi annoia: è un vecchiume, a me interessa il futuro della mia regione. Dico a tutti gli elettori di guardarsi intorno, di chiedersi cosa non va, cosa non funziona nella nostra regione. Cominciamo a scartare tutti quelli che da un lato e dall'altro sono stati già seduti nei palazzi del potere. Se la Calabria è in questo stato, è anche colpa loro. Se davvero vogliamo una Calabria migliore, se davvero vogliamo cambiare, iniziamo a farlo nelle urne.
coordinamento Valle Crati (CS)
Salerno Alberico Paolo
Nessun commento:
Posta un commento