A seguito della denuncia della FSI Il 2 ottobre scorso relativamente alla carenza di personale sanitario nell'Asp di Enna ""Fuori gli imboscati" per far recuperare più di 50 unità di personale di varie figure, il Commissario Straordinario dell'Asp Giuseppe Termine ha emanato la disposizione per reintegrare Infermieri e ausiliari nei reparti il 10 ottobre 2014. "Per noi una piccola vittoria - spiega Calogero Coniglio, segretario regionale del sindacato CNI-FSI Coordinamento Nazionale Infermieri aderente alla Federazione Sindacati Indipendenti e delegato regionale della F.S.I - adesso vediamo se la direzione la mette in pratica, vedo troppe resistenze di gente che non vuole migliorare la sanità siciliana, denunceremo tutto alla Procura".
Il testo integrale è " Di seguito alla nota n. 447/DSA del 07/10/2014 (dopo la nostra denuncia), non avendo oggi ricevuto riscontro e continuando a persistere la situazione di carenza di personale infermieristico, al fine di evitare disservizi assistenziali, nelle more della rideterminazione della pianta organica secondo le linee guida dell'Assessorato della susseguente nuova organizzazione del lavoro; si dispone che le SS.LL. con immediatezza procedano alla rassegnazione del personale sanitario che non svolge attività pertinente al profilo giuridico di appartenenza ai servizi legati direttamente all'assistenza diretta agli utenti con priorità nei reparti di degenza ed in secondo a istanza, tenendo presente eventuali limitazioni ufficialmente certificate, nei servizi sanitari ambulatoriali. Si resta in attesa di ricevere copia delle disposizioni di servizio che le SS.LL. con la presente sono autorizzate a disporre".
Maurizio Libro Segretario territoriale provinciale Enna: "A 20 giorni dalla disposizione del Commissario i direttori sanitari di presidio sono ancora inadempienti e non hanno provveduto ad attuare ed applicare la disposizione del Commissario, io faccio i turni da 19 anni ed è assurdo e mai visto altrove, che nei presidi di Enna 1 (Enna-Piazza Armerina) ed Enna 2 (Nicosia-Leoforte) i direttori sanitari non si prendono le loro responsabilità e non procedono agli spostamenti reintegrando i reparti. Ancora aspettiamo la convocazione della direzione alla nostra richiesta inviata per lettera dove denunciavamo la carenza di personale in azienda. Ci riferiscono i dipendenti come in ospedale la confusione regna sovrana e le ore di attesa dai pazienti sono insostenibili".
"Nonostante lettere, proteste, presidi, audizioni in commissione regionale sanità - conclude Coniglio - denunce a 9 procure e prefetture, 3 interrogazioni parlamentari ai Ministri della Salute e dell'Interno, 2 depositate al Senato e una alla Camera, nulla cambia nella sanità siciliana, la regione continua a rimanere inerte e indifferente. Nemmeno un segnale, soprattutto non ci convoca per discutere, non prende in considerazione le nostre proteste, che sono quelle dei lavoratori, dei nostri ospedali e quindi dei cittadini. Diffido alcune sindacati sciacalli che nonostante l'evidenza dei fatti e i lavoratori di Enna e della Sicilia sanno e ne sono consapevoli, vorrebbero approfittare e "appropriarsi" arrogantemente di questa protesta portata avanti dalla FSI: "la problematica degli imboscati " di cui non si sono mai occupati, anzi loro per decenni forse complici e garanti di questo sistema ingessato, di una pubblica amministrazione allo sfascio.
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