L'Unione Europea autorizza l'immissione in commercio del biosimilare di insulina glargine. "Il biosimilare – dichiara il VicePresidente AssoGenerici, Francesco Colantuoni - si sta affermando anche nelle patologie più impattanti. Necessario consenso scientifico e sociale su ruolo importante che questi farmaci sono pronti ad assumere"
"Non possiamo che esprimere grande soddisfazione, perché il farmaco biosimilare, pian piano, sta conquistando il posto che merita". Con queste parole Francesco Colantuoni, Vice Presidente di AssoGenerici, commenta la notizia dell'autorizzazione all'immissione in commercio, da parte della Commissione europea, per l'insulina glargine prodotta da Eli Lilly and Company e daBoehringer Ingelheim, e indicata per il trattamento del diabete negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età pari o superiore ai 2 anni.
Oltre a congratularsi con le aziende produttrici del nuovo biosimilare, "che sono aziende votate alla produzione di farmaci di marca – sottolinea Colantuoni – il che evidenzia ancora una volta come stia sfumando, anche nei fatti, la tradizionale contrapposizione fra aziende brand e aziende genericiste", il Vice Presidente di AssoGenerici rileva che con l'autorizzazione concessa all'insulina di Lilly e Boehringer Ingelheim, "il biosimilare inizia ad affermarsi in aree terapeutiche importanti, caratterizzate da patologie a elevatissimo impatto sociale".
"Si tratta senza dubbio di una notizia che dà speranza a migliaia di pazienti – prosegue Colantuoni – e che arriva a pochi giorni da un evento che si svolgerà a Roma – dal titolo "Il decalogo dei farmaci biosimilari: 10 affermazioni da cui ripartire" – che a distanza di otto anni dall'introduzione dei primi biosimilari, cercherà proprio di fare il punto sull'evoluzione delle conoscenze cliniche e farmacologiche in questo campo, per aggregare un consenso scientifico e sociale attorno al ruolo che il biosimilare è ormai pronto ad assumere. Anche dal punto di vista del sistema – conclude Colantuoni – il biosimilare rappresenta una promessa che si sta pian piano trasformando in realtà: a beneficio dei pazienti, il cui accesso alle terapie è notevolmente favorito dall'arrivo sul mercato di questi farmaci; a vantaggio dei medici, che grazie al risparmio prodotto dai biosimilari dovrebbero esser messi in condizione di prescrivere farmaci innovativi sempre più efficaci; ma anche a favore del sistema sanitario nel suo complesso, che attraverso le economie garantite, insieme, da equivalenti e biosimilari, può sperare di riuscire a evitare i temuti tagli lineari, per continuare a offrire ai cittadini italiani livelli di assistenza universalistica che ci pongono ai primi posti a livello mondiale".
FONTE: AssoGenerici
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