tratto da: https://linterruttore.wordpress.com/2012/07/23/prospettive-di-crescita-per-enel-green-power/
"Siamo interessati ai contesti in cui la compresenza di domanda di elettricità ed elevati costi dell'energia prodotta da fonti tradizionali rendono le energie rinnovabili competitive, senza la necessità di incentivi".
Così l'Amministratore Delegato di Enel Green Power, Francesco Starace, in una recente intervista rilasciata a European Energy Views.
Un'affermazione che sintetizza efficacemente la strategia di crescita di EGP, attenta ai mercati emergenti e stabilmente presente in Europa.
Secondo il piano di crescita 2012-2016, il prossimo quinquennio promette di essere un periodo di rafforzamento e di espansione internazionale per EGP, da perseguire con uno sviluppo equilibrato in tutte le principali tecnologie e aumentando la diversificazione geografica del proprio portafoglio. L'attenzione del Gruppo sarà infatti rivolta ai mercati emergenti, che presentano abbondanti risorse rinnovabili e tassi elevatissimi di crescita economica e demografica.
Starace, tuttavia, sottolinea che EGP non sta lasciando l'Europa, dove l'azienda, nel 2011, ha una capacità installata di 5.4 GW (76% sul totale delle nuova installazioni). Anche le prospettive di crescita al 2016 prevedono che il 58% della produzione venga generato da impianti Europei.
"In Europa c'è un quadro giuridico stabile e affidabile, che garantisce il ritorno degli investimenti." afferma Starace, che ritiene infondate le paure di modifiche retroattive negli incentivi.
La diversificazione tecnologica rappresenta una delle carte vincenti di EGP: la possibilità di puntare su diverse fonti di generazione garantisce infatti solidità al business e rende l'azienda indipendente dagli incentivi dedicati alle singole tecnologie. "Crediamo che gli incentivi dovrebbero essere gradualmente ridotti all'approssimarsi del raggiungimento della grid parity" , ha dichiarato Starace, "ma crediamo anche che i tagli agli incentivi non dovrebbero essere retroattivi, per garantire un framework stabile a chi ha già programmato degli investimenti".
Alla fine del 2011, Enel Green Power può contare su un portafoglio di 3,5 GW di capacità eolica, 2,5 GW idroelettrici, 769 MW per il geotermico, 101 MW per solare termico e fotovoltaico, 128 per biomasse e altre fonti rinnovabili. La società, lo scorso anno, ha prodotto quasi il 45% della propria elettricità da fonte idroelettrica, il 27% dal vento, il 25% dal geotermico, il 3 percento da biomasse e quasi l'1% grazie alle tecnologie solari.
"Siamo interessati ai contesti in cui la compresenza di domanda di elettricità ed elevati costi dell'energia prodotta da fonti tradizionali rendono le energie rinnovabili competitive, senza la necessità di incentivi".
Così l'Amministratore Delegato di Enel Green Power, Francesco Starace, in una recente intervista rilasciata a European Energy Views.
Un'affermazione che sintetizza efficacemente la strategia di crescita di EGP, attenta ai mercati emergenti e stabilmente presente in Europa.
Secondo il piano di crescita 2012-2016, il prossimo quinquennio promette di essere un periodo di rafforzamento e di espansione internazionale per EGP, da perseguire con uno sviluppo equilibrato in tutte le principali tecnologie e aumentando la diversificazione geografica del proprio portafoglio. L'attenzione del Gruppo sarà infatti rivolta ai mercati emergenti, che presentano abbondanti risorse rinnovabili e tassi elevatissimi di crescita economica e demografica.
Starace, tuttavia, sottolinea che EGP non sta lasciando l'Europa, dove l'azienda, nel 2011, ha una capacità installata di 5.4 GW (76% sul totale delle nuova installazioni). Anche le prospettive di crescita al 2016 prevedono che il 58% della produzione venga generato da impianti Europei.
"In Europa c'è un quadro giuridico stabile e affidabile, che garantisce il ritorno degli investimenti." afferma Starace, che ritiene infondate le paure di modifiche retroattive negli incentivi.
La diversificazione tecnologica rappresenta una delle carte vincenti di EGP: la possibilità di puntare su diverse fonti di generazione garantisce infatti solidità al business e rende l'azienda indipendente dagli incentivi dedicati alle singole tecnologie. "Crediamo che gli incentivi dovrebbero essere gradualmente ridotti all'approssimarsi del raggiungimento della grid parity" , ha dichiarato Starace, "ma crediamo anche che i tagli agli incentivi non dovrebbero essere retroattivi, per garantire un framework stabile a chi ha già programmato degli investimenti".
Alla fine del 2011, Enel Green Power può contare su un portafoglio di 3,5 GW di capacità eolica, 2,5 GW idroelettrici, 769 MW per il geotermico, 101 MW per solare termico e fotovoltaico, 128 per biomasse e altre fonti rinnovabili. La società, lo scorso anno, ha prodotto quasi il 45% della propria elettricità da fonte idroelettrica, il 27% dal vento, il 25% dal geotermico, il 3 percento da biomasse e quasi l'1% grazie alle tecnologie solari.
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