NIZIO PROCESSO SETTE DIRIGENTI BAHA'I
Ha avuto inizio oggi a Teheran il processo contro i sette dirigenti baha'i
GINEVRA, 12 gennaio (BWNS)
Il processo dei sette dirigenti baha'i imprigionati ha avuto inizio oggi in Iran. Le prime notizie indicano che il processo è caratterizzato da numerose violazioni delle procedure di un giusto processo.
«Abbiamo saputo che non sono stati ammessi osservatori», ha detto Diane Ala'i, rappresentante della Baha'i International Community presso le Nazioni Unite a Ginevra. «Il fatto è oltraggioso, dato che i sette sono stati trattenuti in carcere solo a causa delle loro credenze religiose, contro tutte le norme dei diritti umani.
«Abbiamo saputo anche che perfino i legali hanno dovuto discutere per entrare – legali che comunque non hanno mai potuto incontrare gli accusati per quasi due anni.
«Si sono viste entrare le persone del Ministero dell'Intelligence che interrogheranno i prigionieri e una troupe cinematografica e fare domande sulla natura del processo», ha detto.
La signora Ala'i ha anche rimarcato che lunedì sera un sito Web iraniano affiliato alla televisione di stato ha messo in rete una storia annunciando che il processo era già incominciato ed elencando le stesse accuse infondate mosse in passato contro i sette.
«In ogni caso, tutto ciò lascia pensare che si tratti di un processo irregolare, molto simile ai processi farsa inscenati in Iran negli ultimi mesi», ha detto.
I sette sono la signora Fariba Kamalabadi, il signor Jamaloddin Khanjani, il signor Afif Naeimi, il signor Saeid Rezaie, la signora Mahvash Sabet, il signor Behrouz Tavakkoli e il signor Vahid Ti-zfahm.
Tranne uno, sono stati arrestati tutti il 14 maggio 2008 a Teheran nelle loro abitazioni. La signora Sabet è stata arrestata il 5 marzo 2008 mentre si trovava a Mashhad. Da allora sono stati trattenuti nella prigione Evin e per un anno non hanno avuto comunicazione formale delle accuse né la possibilità di in-contrare un legale.
«Qualunque cosa accada, è chiaro che il processo di questi sette innocenti è il processo dell'intera co-munità religiosa ed è un tentativo di intimidire ulteriormente e ostracizzare tutti i baha'i
iraniani sem-plicemente perché hanno opinioni religiose diverse da quelle delle persone al potere».
Per vedere l'articolo:
http://news.bahai.org/story/748
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