Una voce scomoda, contro tutto e tutti. Un interprete, un autore teatrale fuori dal coro, acuto e attento, abilissimo nel dipingere e ironizzare sui comportamenti umani di una certa Italia conformista e rampante. Andrea Brusa fa parte di una razza in via di estinzione, quella di coloro che pensano con la propria testa. Ha scritto poesie libri e monologhi teatrali che costituiscono un materiale prezioso per capire l'evoluzione della società italiana.
La lettura spettacolare della scorsa serata realizzata dallo stesso autore a Torino ha proposto una scorribanda emozionante e toccante sul meraviglioso Universo Femminile come la cultura popolare (e non solo) di un tempo ancora vicino, insieme prossimo e remoto, se lo è immaginato e confezionato. E poi deliri, amori frustrati, piccole e grandi manie ed autoironia, il tutto presentato in maniera lieve ed estremamente suggestiva.
Amare è un atto di pieno sacrificio dell'ego. Quella parte che desidera e brama e che è legata alla soddisfazione di sé o alla riproduzione naturale, in un vero atto di amore si dissolve totalmente. Amare è un atto di profondo coraggio perché è sinonimo di totale affidamento alla Vita Presente, senza attaccamento verso il passato o aspettativa verso il futuro. Amare è un atto di piena libertà verso noi stessi e verso l'altro nel quale non ci sono forme di compromesso o speranze di una costante presenza fisica, ma di un totale godimento del nostro respirare insieme in questa vita e in questo mondo come parti l'uno dell'altro. Immaginate ora una vita passata ad amare e ad essere amati davvero e in cui non vi impongano mai di scegliere una strada o l'altra ma vi chiedano semplicemente di essere liberi di godere e respirare come volete. Immaginate una realtà nella quale vi arricchite dell'unicità di chi vi sta intorno e di mille albe e tramonti osservati senza vincoli in terre lontane. Non vale forse la pena di cambiare la nostra prospettiva per arrivare ad una esistenza così? Quella di oggi potrebbe essere l'ultima giornata che passate in questo mondo, sicuri di voler continuare a credere che il dare e l'avere ( catene ) sia un gioco necessario e utile? Ebbene tutto sembra esemplificare la vita dell'autore piemontese che è totalmente votato all'amore della sua vita… sua moglie Chiara per la quale dichiara "sarei pronto a tutto… anche a donarle la mia stessa esistenza".
Come dice una celeberrima canzone, vi posso assicurare che dopo avergli parlato "sembra davvero un angelo caduto dal cielo… com'è vestito quando entra al sassofono blu ma si annoia appoggiato a uno specchio tra fanatici in pelle che lo scrutano senza poesia … sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo tempo… una sera incontrò una ragazza gentile, lui quella sera era un lampo e guardarlo era come uno shock e tornando a casa lei ballerà tra le stelle accese e scoprirà l'amore… l'amore disperato". Che personaggio!!!! È stato un incontro con un uomo impoverito che, comunque, sa che la vita vale, che spera in un mondo migliore, che lo desidera anche se non sa quando arriverà.
Inizialmente si è affacciato al mio cuore un senso di profonda impotenza ed ingiustizia, prima di rendermi conto che non siamo certo chiamati a salvare il mondo, ma a diventare fratelli per queste persone come lo stesso scrittore meno fortunate che, dietro all'aspetto umile e povero, hanno un mondo grande da donarci. E la reciprocità dello scambio col povero mi ha fatto capire come dignità e povertà non siano incompatibili. Tutto ciò rappresenta per me uno stimolo di crescita, un'esperienza fondamentale per impostare la mia vita futura. Credo di avere incontrato un vero Angelo!!!
FABRIZIO PANOZZO
Editor
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