Da: avv. Eugenio Gargiulo (eucariota@tiscali.it)
È possibile il sequestro preventivo della testata giornalistica online o della singola pagina web in caso di contenuti diffamatori!
Ancora una volta
La conseguenza – non di poco conto – è che ai media online non si applicano neanche le consuete garanzie costituzionali (Art. 21 Cost.), previste per la stampa, ivi compreso il divieto di sequestro. Detto più chiaramente, i siti web sono sequestrabili.
La portata della sentenza, emessa poche ore fa dalla Suprema Corte (che tuttavia segue un percorso già seguito dalla giurisprudenza), si risolve ovviamente in un maggior rischio di censura per il web, sebbene dall'altro lato della medaglia vi sia l'inapplicabilità al giornale online di alcune norme penali (per esempio, l'aggravante dell'uso del mezzo della stampa).
Così, se un articolo sul web ha natura diffamatoria, ben potrebbero i giudici disporre il sequestro con l'oscuramento del sito (nella migliore delle ipotesi, della sola pagina incriminata).
Gli spazi comunicativi sul web – ribadisce
In altre parole, il rischio del web è la condivisione e la "proliferazione" a macchia d'olio dei contenuti, in quanto la notizia immessa in rete rimane fruibile per un tempo potenzialmente infinito e per un numero indeterminato di lettori.
Pertanto è legittimo – secondo i giudici – il sequestro preventivo di un articolo pubblicato su un sito internet, contenente espressioni ritenute lesive dell'onore e del decoro.
In ogni caso, conclude
Foggia, 6 marzo 2014 Avv. Eugenio Gargiulo
Nessun commento:
Posta un commento