Sabato 8 marzo è per la Galleria D.E.A.press “Un giorno da ricordare”: per tutta la giornata, infatti, le donne che lo desidereranno avranno la possibilità di usufruire del set fotografico allestito dai soci della Galleria gratuitamente. La Galleria dà spazio anche alla mostra personale di Laura Bartoli “(donne) In attesa del mondo”, ospitata in via degli Alfani 13 rosso e che sarà inaugurata venerdì 7 marzo alle ore 18.00.
COMUNICATO STAMPA
La Galleria D.E.A.press sceglie di fare alle donne un regalo: l’8 marzo, infatti, sarà anche in via degli Alfani 13 rosso una giornata tutta al femminile. Sarà “Un giorno da ricordare” per tante donne: chi lo desidera, infatti, sabato potrà farsi fotografare dai soci della Galleria gratuitamente.
Sempre per ricordare l’importanza del ruolo della donna la Galleria dà spazio alla mostra fotografica di Laura Bartoli, “(donne) In attesa del mondo”. L’esposizione,ospitata a Firenze in via degli Alfani 13 rosso, sarà inaugurata venerdì 7 Marzo alle 18.00.
Laura Bartoli, nata a Gorizia e poi vissuta tra Udine, Trieste ed ora Firenze, è una giovane ragazza che da sempre ha amato, come lo definisce lei, il “raccontare”, ed a 18 anni ha capito che il suo miglior modo per raccontare il mondo, le situazioni, le persone, le circostanze era la fotografia. Dunque il raccontare non attraverso la parola scritta, non con discorsi orali ma attraverso l'immagine che nella sua immediatezza, nella sua luce, nelle sue figure, riesce a spiegare molto più di mille parole.
Come ci racconta Laura: “ ho sperimentato diversi modi di lavorare la mia visione del mondo. Ho scritto poesie, ho tentato di affrontare il testo teatrale. Con il tempo ho cominciato a pensare che non potevo più esprimermi attraverso i testi o comunque che la mia esperienza fosse incompleta. A 18 anni ho realizzato che raccontare per immagini era la mia vera strada. E così ho preso la macchina fotografica in mano “. Ed ancora: “Ciò che caratterizza le mie fotografie, in ogni caso, è la spontaneità, sia che si tratti di una foto rubata che di un ritratto è la spontaneità che vince. Cerco di cogliere i soggetti nel momento in cui sono distratti da altro, così da dimenticarsi della macchina fotografica”.
La mostra tratterà di due temi essenziali. Il primo tema è: Le giovani donne ed il futuro. Il secondo tema è: Le donne moderne ed il loro credo. “Nella copertina dell'invito c'è una turista giapponese che, forse solo per scattare una foto ricordo o forse perché ci crede fermamente, sfrega il muso della famosissima statua del Porcellino”.
Saranno esposte fotografie sia in bianco e nero sia a colori, riguardanti ritratti e street photography.
Questo il messaggio che la giovane fotografa vuole trasmettere: “Vorrei poter far riflettere le persone su queste due tematiche, ovvero sull'incertezza che ormai accompagna il futuro dei giovani, soprattutto accompagna le giovani donne, e sulla capacità di aggrapparsi a qualcosa come un credo. Che valenza ha aggrapparsi ad un credo?”.
Con questo interrogativo vi lasciamo riflettere e vi invitiamo a visitare questa innovativa e singolare mostra tutta al femminile.
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