Tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/10/11/la-ricerca-di-enel-vola-col-vento/
Tra le nuove fonti rinnovabili, quella eolica è la tecnologia che ha conosciuto il maggiore sviluppo nell'ultimo decennio. In tutto il mondo continua però la ricerca per rendere sempre più efficiente lo sfruttamento di questa importante fonte di energia, non solo per quanto riguarda l'innovazione dei componenti, ma anche per individuare i siti più adatti e per ottimizzare la dimensione degli impianti e la dislocazione delle singole pale. Su questa via è impegnata anche la ricerca di Enel, come ha spiegato Federico Fioretti, dell'Area tecnica Ricerca della Divisione ingegneria e innovazione, in una intervista a Enel Radio per la rubrica Eureka!, dedicata alla scienza e alla tecnologia in Enel.
"Si parte dai dati anemologici su grande scala, in cui sono rielaborati tramite modelli numerici anni e anni di osservazioni e misurazioni regionali e nazionali, per arrivare a delle mappe che indicano i siti più promettenti dal punto di vista della risorsa vento".
Poi, spiega ancora Fioretti, si passa all'analisi del vento nel sito prescelto, con misurazioni che durano anche 2 anni, in modo da avere una valutazione esatta e puntuale della risorsa disponibile. Ma il monitoraggio prosegue anche dopo la costruzione dell'impianto, durante il funzionamento, in modo da capire se la centrale sta producendo quanto ci si aspettava e, in caso contrario, se ci sono malfunzionamenti sui quali è possibile intervenire.
In questo modo, precisa Fioretti, vengono acquisiti dati preziosi per migliorare la progettazione delle future centrali e non solo: "per esempio la modellazione dei campi di vento viene fatta giorno per giorno, soprattutto nell'ambito della ricerca, in modo da avere una previsione di producibilità a breve termine. Cosa molto importante sia per consentire di ottimizzare l'integrazione della centrale stessa nel sistema elettrico nazionale, sia per la vendita dell'energia prodotta nella borsa elettrica".
Tra le nuove fonti rinnovabili, quella eolica è la tecnologia che ha conosciuto il maggiore sviluppo nell'ultimo decennio. In tutto il mondo continua però la ricerca per rendere sempre più efficiente lo sfruttamento di questa importante fonte di energia, non solo per quanto riguarda l'innovazione dei componenti, ma anche per individuare i siti più adatti e per ottimizzare la dimensione degli impianti e la dislocazione delle singole pale. Su questa via è impegnata anche la ricerca di Enel, come ha spiegato Federico Fioretti, dell'Area tecnica Ricerca della Divisione ingegneria e innovazione, in una intervista a Enel Radio per la rubrica Eureka!, dedicata alla scienza e alla tecnologia in Enel.
"Si parte dai dati anemologici su grande scala, in cui sono rielaborati tramite modelli numerici anni e anni di osservazioni e misurazioni regionali e nazionali, per arrivare a delle mappe che indicano i siti più promettenti dal punto di vista della risorsa vento".
Poi, spiega ancora Fioretti, si passa all'analisi del vento nel sito prescelto, con misurazioni che durano anche 2 anni, in modo da avere una valutazione esatta e puntuale della risorsa disponibile. Ma il monitoraggio prosegue anche dopo la costruzione dell'impianto, durante il funzionamento, in modo da capire se la centrale sta producendo quanto ci si aspettava e, in caso contrario, se ci sono malfunzionamenti sui quali è possibile intervenire.
In questo modo, precisa Fioretti, vengono acquisiti dati preziosi per migliorare la progettazione delle future centrali e non solo: "per esempio la modellazione dei campi di vento viene fatta giorno per giorno, soprattutto nell'ambito della ricerca, in modo da avere una previsione di producibilità a breve termine. Cosa molto importante sia per consentire di ottimizzare l'integrazione della centrale stessa nel sistema elettrico nazionale, sia per la vendita dell'energia prodotta nella borsa elettrica".
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