Tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/10/11/enel-e-il-mercato-europeo-del-gas/
C'è ancora strada da compiere per giungere in Europa ad un vero e proprio mercato unico del gas. Lo rileva, per esempio, Eurelectric, l'associazione che riunisce le industrie elettriche europee, che in un documento presentato al recente XXII Forum del gas di Madrid chiede di agire rapidamente per creare un mercato più sicuro e flessibile.
Le aree critiche, a giudizio dell'Associazione, sono quelle della trasparenza, del bilanciamento e dell'armonizzazione. Riguardo al primo punto, il problema è che attualmente i dati sui flussi di gas non vengono dati in tempo reale, ma solo ex-post, cosa che non favorisce la concorrenza e la liquidità del mercato.
Circa il bilanciamento (l'indispensabile attività per garantire l'equilibrio giornaliero tra gas immesso in rete e quello prelevato) Eurelectric lamenta la mancanza di regole chiare, senza le quali potrebbe crearsi una frammentazione del tutto contraia allo spirito del mercato unico.
Infine Eurelectric si auspica che i lavori per l'armonizzazione della capacità incrementale di gas proseguano, ma parallelamente con l'armonizzazione delle tariffe, perché solo così può essere garantita una adeguata coerenza del mercato.
Si tratta di punti delicati per un mercato continentale in evoluzione, ma che secondo tutte le previsioni è destinato a crescere in misura rilevante nei prossimi anni. E nel quale Enel, che è tra i maggiori operatori europei del settore, si è già ritagliato uno spazio importante come operatore integrato e sta ulteriormente rafforzando la sua presenza in tutta la filiera: dall'esplorazione di giacimenti e partecipazione diretta alla produzione di gas, fino alla rigassificazione e distribuzione di GNL (gas naturale liquefatto).
Diventa così concreto l'obiettivo che Enel si è posto, di aumentare la competitività, la sicurezza e la flessibilità degli approvvigionamenti strategici nella fondamentale fonte di energia che è il gas.
C'è ancora strada da compiere per giungere in Europa ad un vero e proprio mercato unico del gas. Lo rileva, per esempio, Eurelectric, l'associazione che riunisce le industrie elettriche europee, che in un documento presentato al recente XXII Forum del gas di Madrid chiede di agire rapidamente per creare un mercato più sicuro e flessibile.
Le aree critiche, a giudizio dell'Associazione, sono quelle della trasparenza, del bilanciamento e dell'armonizzazione. Riguardo al primo punto, il problema è che attualmente i dati sui flussi di gas non vengono dati in tempo reale, ma solo ex-post, cosa che non favorisce la concorrenza e la liquidità del mercato.
Circa il bilanciamento (l'indispensabile attività per garantire l'equilibrio giornaliero tra gas immesso in rete e quello prelevato) Eurelectric lamenta la mancanza di regole chiare, senza le quali potrebbe crearsi una frammentazione del tutto contraia allo spirito del mercato unico.
Infine Eurelectric si auspica che i lavori per l'armonizzazione della capacità incrementale di gas proseguano, ma parallelamente con l'armonizzazione delle tariffe, perché solo così può essere garantita una adeguata coerenza del mercato.
Si tratta di punti delicati per un mercato continentale in evoluzione, ma che secondo tutte le previsioni è destinato a crescere in misura rilevante nei prossimi anni. E nel quale Enel, che è tra i maggiori operatori europei del settore, si è già ritagliato uno spazio importante come operatore integrato e sta ulteriormente rafforzando la sua presenza in tutta la filiera: dall'esplorazione di giacimenti e partecipazione diretta alla produzione di gas, fino alla rigassificazione e distribuzione di GNL (gas naturale liquefatto).
Diventa così concreto l'obiettivo che Enel si è posto, di aumentare la competitività, la sicurezza e la flessibilità degli approvvigionamenti strategici nella fondamentale fonte di energia che è il gas.
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