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Canone/Imposta Rai. La beffa dei bilanci in rosso e dell'esenzione anziani indigenti
Firenze, 11 Marzo 2010. La televisione di Stato sta lamentando la perdita di introiti pubblicitari per tre milioni di euro, colpa il rispetto delle norme sulla par condicio in campagna elettorale... par condicio la cui applicazione abbiamo ancora tutta da vedere perche' non c'e' ancora un confronto -UNO- in Rai che ci presenti le diverse proposte politiche su cui andremo a votare a fine mese...
La situazione economica e' grave, come ha rilevato l'on. Marco Beltrandi della commissione di vigilanza parlamentare in due interrogazioni parlamentari. Il deputato Radicali-Pd ha chiesto di sapere come e cosa intendono fare ministro dell'Economia e direzione Rai per ovviare al debito di circa 600 milioni di euro, anche in considerazione del fatto che gli introiti da mancato incasso del canone ammonterebbero ad oltre 550 milioni.
Niente di nuovo in merito? No, c'e' una nuova tegola sulla credibilita' dell'amministrazione del monopolista pubblico. Il sottosegretario all'Economia Daniele Molgora, rispondendo ad un'interrogazione dell'on. Giovanni Dima (Pdl) ha fatto sapere che l'esonero dal pagamento del canone per i meno abbienti di 75 anni e oltre, da anni in sospeso perche' in attesa dei decreti attuativi, non e' vero che sia cosi': la necessita' di questi decreti e' stata abolita dal decreto milleproroghe del 2008 emanato pochi mesi dopo la legge finanziaria 2008 che aveva previsto queste esenzioni con necessita' dei decreti.
Incredibile, ma vero. Certamente leggere un milleproroghe non e' roba da normali addetti ai lavori, se non c'e' l'imboccata di chi ha fatto mettere una nota piuttosto che un'altra, salvo rare eccezioni, nessuno si accorge di nulla.... e la Rai non sapeva? Noi siamo portati a credere che la Rai sapeva e usava questa finta attesa per ritardare il piu' possibile la non-riscossione del canone: in questi anni, infatti, si e' fatta pagare il canone anche da chi avrebbe potuto essere esentato promettendo un futuro rimborso... la Rai si e' fatta cioe' prestare diversi soldi da anziani non abbienti a interessi zero. Ioltre, come si apprende dal quotidiano "Italia Oggi", non sembra che le procedure per il rimborso saranno semplici e brevi, soprattutto non sembra che sara' previsto un rimborso automatico agli aventi diritto, ma solo su specifica richiesta (tra chi non presentera' domanda e chi nel frattempo e' morto...). I forti, quando devono dare dimostrazione di questa loro presu
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forza, la esercitano molto bene sui piu' deboli, e poco importa che si tratti, come nel nostro caso, di quello stesso Stato che dovrebbe tutelare i propri amministrati. Se c'erano dubbi che nel nostro contesto civico, sociale ed economico gli amministrati sono equiparati a sudditi, ora ne abbiamo una ulteriore conferma.
Questa e' la Rai e questo e' lo Stato che la vuole cosi':
- imposta di possesso spacciata da canone/abbonamento per chiunque abbia un apparecchio tv;
- evasione dichiarata (dalla Rai) di famiglie che vengono considerate evasori per il solo fatto di esistere e non dichiarare di avere un apparecchio tv;
- evasione tollerata per oltre un miliardo di euro da parte di aziende ed enti pubblici a cui non viene richiesto il pagamento dell'imposta;
- soldi rubati agli ultrasettantacinquenni indigenti
... e ci fermiamo qui.
Chi volesse approfondire sul pessimo servizio pubblico che viene erogato, rimandiamo al specifico canale del nostro sito web: http://tlc.aduc.it/rai/
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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