Quinto appuntamento con il ciclo 'Confessioni di uno scrittore', l'iniziativa organizzata dalla Libreria 'Voland' di Cisterna di Latina, in collaborazione con l'Associazione culturale 'Arcadia' e il Comune di Cori. Sabato 30 Aprile, alle 17:30, la Biblioteca Comunale di Cori 'Elio Filippo Accrocca' accoglierà Adriano Labbucci, autore del libro 'Camminare, una rivoluzione' (Donzelli).
«Non c'è nulla di più sovversivo, di più alternativo al modo di pensare oggi dominante. Camminare è una modalità del pensiero. È un pensiero pratico. È un triplo movimento: non farci mettere fretta; accogliere il mondo; non dimenticarci di noi, strada facendo». Così Adriano Labbucci introduce il pubblico alla lettura del suo volume.
Il camminare è una bussola per percorrere un paesaggio insieme geografico e mentale, alla ricerca di punti di riferimento, alla scoperta di un modo diverso per impostare il rapporto con gli altri e con il mondo circostante, in un tempo in cui non solo si sta perdendo la bussola, ma il camminare è un'attività ormai poco praticata e spesso guardata anche con sospetto e fastidio.
Pagina dopo pagina si scoprirà che camminare vuol dire pensare. È un modo per ragionare di libertà, di uguaglianza, di resistenza, di progresso, di bellezza e di tante altre cose ancora. L'opera racconta di pensieri, idee, categorie, miti. E di persone che camminando ci hanno aiutato a comprendere meglio il mondo e noi stessi. Senza farci risucchiare dai ritmi frenetici della nostra vita.
Adriano Labbucci ricorda di aver sempre camminato, avendo presto appreso che, come dicevano gli antichi, solvitur ambulando (camminando si risolve). Nel 2007, come Presidente del Consiglio provinciale di Roma, ha dato vita a 3 giorni di incontri e vagabondaggi, attraversando la capitale con Erri De Luca, Giuseppe Cederna, Duccio Demetrio, Antonio Gnoli e altri. E siccome i piedi sollecitano pensieri e domande, li ha raccolti in questo saggio.
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