Aldilà delle aspettative il seminario 'Tecnologie di lavorazione delle olive in frantoio. Rese di estrazione e qualità dell'olio', ospitato venerdì presso il Casale Stoza-Agriturismo Cincinnato. Un centinaio i presenti al convegno sulle buone prassi per la produzione di olio extravergine di oliva di qualità organizzato dal CAPOL (Centro Assaggiatori produzioni Olivicole di Latina), con la partecipazione dell'ASPOL (Associazione Provinciale Produttori Olivicoli di Latina) e della Cooperativa Agricola Cincinnato.
Alla vigilia della nuova campagna olearia, è stata un'occasione di sicuro interesse, confronto ed arricchimento per gli operatori del territorio che investono sul miglioramento del prodotto finale, la cui qualità, come confermano numerosi studi e ricerche recenti, è fortemente influenzata dalla tecnologica di trasformazione, che incide per circa il 60%. La qualità dell'olio extra vergine d'oliva la fa non solo l'oliva, ma anche il frantoio. Se la cultivar determina l'impronta organolettica e chimica dell'extra vergine, la tecnologia può modificare il profilo dell'olio, rendendolo più armonico o più aggressivo.
Hanno presenziato l'incontro il Presidente del CAPOL Luigi Centauri, il Sindaco di Cori Tommaso Conti, il Presidente della Cincinnato Nazzareno Milita. Alla relazione sull'argomento del Prof. Maurizio Servili dell'Università di Perugia, tra i massimi esperti del settore, sono seguiti gli interventi di Cosmo Di Russo, Presidente dell'ASPOL; Eugenio Lendaro, professore del Polo pontino dell'Università La Sapienza di Roma; Giuseppe Persi, Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Latina.
Dopo il meeting sono stati consegnati gli attestati ai 23 nuovi assaggiatori formati dal CAPOL, tra cui 11 coresi, che hanno superato il V corso di secondo livello, patrocinato dalla Provincia di Latina e dalla Camera di Commercio di Latina, utile all'iscrizione all'Elenco Nazionale dei Tecnici Assaggiatori di Oli di Oliva Vergini ed Extravergini. Le lezioni, teoriche e pratiche, si sono svolte da Giugno e Settembre al Palazzetto Luciani di Cori e nella Sala Panel della Camera di Commercio di Latina.
Gran finale con la cena a tema "La disfida: Itrana (Lazio) contro la Tonda Iblea (Sicilia)", curata dall'assaggiatore del Capol Catullo Manciocchi. Oltre 140 commensali hanno (de)gustato 'alla cieca' alcuni piatti tipici locali, in tre portate e conditi con 'l'oro verde' ottenuto da entrambe le cultivar. Accompagnati da assaggiatori del CAPOL hanno anche effettuato un'analisi gusto-olfattiva dei due oli extravergine di oliva, decretando una netta vittoria dell'Itrana per 3-0. Le sue caratteristiche infatti la rendono unica nel panorama nazionale. L'intensità del fruttato e l'eleganza sanno conquistare, andando oltre l'austerità di alcuni grandi oli italiani per aprirsi al pubblico anche dei non addetti ai lavori.
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