"Abbiamo visto Putin in televisione che ha schiacciato sotto i trattori formaggi e altri prodotti provenienti dall'Europa. Un danno grandissimo (le sanzioni, ndr) che mi auguro che al più presto venga risolto" Alberto Auricchio, uno degli amministratori del gruppo Auricchio, commenta a Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24. "Come gruppo tra tutti i vari marchi avevamo quasi 7 milioni di euro di export in Russia ed era un mercato in crescita. L'8 agosto scorso camion già sdoganati in Italia, quindi teoricamente non più italiani sono stati rimandati indietro alla frontiera perché dovevano essere in Russia entro quella data fatidica (dal 10 agosto in vigore sanzioni aggiuntive, ndr). Da quella data, zero completo (di export verso la Russia, ndr). Non è che i russi non mangiano più formaggio – continua l'imprenditore a Radio 24 – si stanno rivolgendo al Sudamerica, importano il Reggianito, il Provolao, tutti formaggi simil-italiani da Argentina e Brasile che costano molto meno e dopo un anno il consumatore cambia gusto e si abitua. E se anche un domani, come ci auguriamo, verranno tolte le sanzioni, sarà estremamente dura riconquistare un mercato che era solamente europeo e più che europeo, molto italiano".
SANZIONI UE ALLA RUSSIA, Auricchio a Mix24 su Radio 24: "Governo Renzi doveva dire che le sanzioni l'Italia non le seguiva".
"Il Governo Renzi doveva dire che le sanzioni l'Italia non le seguiva. Io capisco che siamo in Europa - spiega Alberto Auricchio del Gruppo Auricchio a Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24 - ma bisognerebbe lavorare tutti i giorni a cercare di risolvere questo problema, che non è vero che è marginale come ha detto qualche nostro politico. Tutti i salumi, tutti i formaggi, frutta e verdura sono bloccati".
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