Un elemento determinante nell’acquisto di una cucina è il piano da lavoro, o top, che riveste un ruolo chiave non solo dal punto di vista estetico ma anche da quello funzionale.
Ci si appoggiano lavastoviglie e elettrodomestici, si tagliano e impastano i cibi e essendo esposto all’uso quotidiano dev’essere facile da pulire senza correre il rischio che si danneggi.
Saranno principalmente tre i fattori da cui dipenderà la vostra scelta: il budget, le esigenze di utilizzo e il vostro gusto estetico.
Per valutare quale rivestimento sia quello più adatto ai vostri bisogni, iniziamo con una piccola analisi sulle pietre naturali più utilizzate per la cucina: il marmo e il granito.
Le pietre hanno da sempre un fascino ed una bellezza a cui è difficile rinunciare, motivo per cui, nonostante siano abbastanza costose, sono molto gettonate.
Sia il marmo che il granito sono molto resistenti al calore (quindi le pentole roventi non sono un problema), agli urti (meno ai graffi) e sono facili da pulire. Il marmo essendo molto poroso è più delicato e quindi più soggetto alle macchie. Anche se trattato con speciali processi impermeabilizzanti, un top in marmo non resiste ai liquidi che contengano acidi, come caffè, agrumi, aceto e detersivi. Al contrario il granito è più resistente, ma essendo anch’esso poroso bisogna stare attenti alle sostanze oleose e in caso di macchie pulirle immediatamente per evitare che la pietra le assorba.
Di pregio e di lunghissima durata, per mantenere sempre puliti e intatti i piani in pietra è sufficiente utilizzare un panno umido o al massimo strofinato nel sapone di Marsiglia. Assolutamente da evitare l’utilizzo di prodotti sgrassanti che possono invece rovinare e macchiare la pietra.
Nel caso di presenza di aloni, è sufficiente lasciare agire sul vostro piano, per pochi minuti, un composto di acqua e bicarbonato e in seguito risciacquare con una spugna.