L'ARTE CONTEMPORANEA PER UN RISVEGLIO CULTURALE
a cura di Alessandro Celli
coordinatore logistico Alessandro Maio
dal 7 al 21 dicembre 2013
inaugurazione sabato 7 dicembre ore 17.00ù
Pinacoteca Comunale Tono Zancanaro
via del Fanciullo 4 | Capo d'Orlando (ME)
Ercole FORTEBRACCIO
Giorgio GOST
Andrea GRECO
Fulvio MARTINI
Luca PALAZZI
Angela SCAPPATICCI
Vania Elettra TAM
Artisti per offrire una panoramica di largo respiro sullo stato dell’arte contemporanea; uscendo dagli schemi più convenzionali; e non perché l’arte di oggi per affascinare debba essere solo provocazione e quella intesa in senso più tradizionale non abbia più nulla da dire, ma perché ognuno di loro pur nel proprio diversissimo stile, è in un certo senso unico.
Tadeusz Kantor scrisse:
"Rendere pubblico
ciò che nella vita dell’individuo
c’è di più segreto,
che contiene in sé un valore supremo,
che al 'mondo' può apparire
ridicolo,
piccolo,
una 'miseria'.
L’arte trae quella 'miseria' alla luce del giorno.
Che cresca.
E che governi.
E’ questo il ruolo dell’arte”
Oggi, anno duemilatredici.
Mi chiedo se siamo pronti per un risveglio culturale, incominciando dall’arte. Mi chiedo se siamo disposti ad abbattere quel muro che già Bruno Munari aveva martellato: “il più grande ostacolo alla comprensione di un’opera d’arte è quello di voler capire”. Mi chiedo infine se siamo pronti per a raccogliere quel pensiero che Bice Lazzari ci lasciò a mezz’aria: “Tutto quanto si muove nello spazio è misura e poesia. La pittura cerca nei segni e nei colori l ritmo di quelle due forze e le aiuta a fondersi.“
Questo evento nella più bella terra d’Italia è un’occasione, perché ormai da anni ci sono stati troppi cortocircuiti nell’arte. Ora nutro la sensazione che qualcosa di profondo si muova in un panorama artistico, spesso accusato di eccessivo appiattimento e di scarsa capacità inventiva. Per ricordare a noi tutti che l'artista si distingue dall'uomo comune proprio per la sua capacità di differire/differenziarsi, appunto, dal luogo comune e dalla visione convenzionale delle cose. O sbaglio? La riformulo in altro modo. E’ possibile oggi un'arte legittimata dal consenso del sistema artistico o meglio un’arte libera da ogni schema razionale? Un’arte che stia dentro il sociale o accanto al sociale, perché essere dentro e insieme accanto è la condizione perenne dell'artista in tutte le epoche e in tutte le società. Probabilmente l'esaurimento della antiquata accezione di forma/stile ha portato a promuovere maggiormente le istanze di riflessione rispetto alle problematiche pratico-operative di un gesto artistico.
Oggi dobbiamo esigere che i tempi si siano evoluti e maturati, ritengo che in questi luoghi di cultura c'è la passione per l'arte e una occulta speranza di un investimento, ma l'arte è la protagonista.
E sono luoghi, questi, in cui si respira cultura, pensiero, storia e riflessioni sociali, anche di livelli elevati e sono i collezionisti che possono dar voce e contribuire ad un cambiamento.
Probabilmente ho toccato un nervo scoperto, se cerco di aprire una sorta di risveglio culturale è perché ne ravviso il motivo, proprio dalla lettura della storia, storia troppo recente. In arte, come nella cultura in generale, mi pare che siamo oggi dei rivoluzionari che hanno paura di calpestare il prato, cerchiamo di urlare ma a bassa voce.
Spero che gli artisti abbiano la creatività di annunciarci nuove emozioni. Lo spero per l’arte tutta.
Questa nostra Sicilia saprà ancora illuminarci.
(Alessandro Celli)
Artisti:
Ercole FORTEBRACCIO
Con Ercole Fortebraccio si rinnovano le emozioni dell’informale, quelle stesse emozioni che ci hanno fatto riflettere sulla necessità di dover razionalizzare quelle spinte che provengono dall’inconscio. In effetti i suoi gesti sono una candida liberazione di forze interiori che portano la psiche al punto estremo. Ed i valori rimangono tali. Quelli non cambiano. Vale la pena di citare le parole di Hans Hartung :"L’arte astratta mi sembra essere il momento più puro nella vicenda dell’arte moderna. Con essa, dopo un lungo rilassamento sul piano formale, si ha una tendenza purificatrice che era già cominciata con Cézanne ed era proseguita, in Francia, con il cubismo analitico. La macchia ridiventa una macchia, il tratto un tratto, la superficie ridiventa superficie. Più che mai le opere vivono autonome, libere dalla sottomissione alla mimesi"
Giorgio GOST
Con lui fondai nel marzo del 2011 il Manifesto dell’art Economy. La sua espressione, oltre ad essere nel suo genere unica come idea per il concetto, per il tipo di documenti utilizzati, per la tecnica con colore che traspare dalla tela sottostante, rappresenta un punto fermo nel riconoscimento del valore sociale del puro e duro lavoro manuale, degli sforzi imprenditoriali, quando onesti e finalizzati ad una sana ricrescita economica, in un momento, fra l’altro, in cui tutto il mondo subisce scosse causate dalla “New Economy”, caratterizzata anche da speculazioni sulle materie prime, prodotti finanziari più o meno sicuri e crack finanziari. "Le piccole cose hanno la loro importanza: è sempre per le piccole cose che ci si perde." Fëdor Dostoevskij
Andrea GRECO
Ed è una ribellione ai gesti provocatori dell’arte contemporanea, una ribellione con un pensiero rivolto alla polvere e al fiato leggero e sospeso. E’ un ritorno alla parola, un intimismo contemporaneo. Le opere di Greco assumono un dinamismo, una energia ed una vitalità in quanto capaci di trasformarsi e di racchiudere nei pochi spazi di una tela i sensi dell’odore e del colore insieme.
Germando Celant correttamente affermava: "l'insignificante ha iniziato ad esistere". Andrea Greco un giorno mi disse: ”non badare alla forma, segui il gesto!”. Soltanto dinnanzi all’opera mi accorsi che questo tempo troppo distratto non mi permetteva di leggere l’eccezionalità di quel gesto. E’ soltanto una pittura formicolante di attimi percepiti con una intensità e fugacità meravigliose. Greco non ricorda niente e nessuno. Ha il suo stile, ha il suo modo di fare arte, in un tempo che pare non il nostro medesimo, ma sta al centro del nostro essere, come un virtuosismo di cuore e di mano. Quel gesto si trasforma e diviene pensiero. Perché questo tempo contemporaneo ci porta sempre altrove e ci allontana dalla poesia e dalla forza delle parole. Con quelle pennellate in apparenza casuali, con quegli spessori che incidono sulla luce, con quei grumi di colore che non rispettano le leggi dei complementari, si entra nell’intimità della pronuncia dell’artista, quasi a coglierne la voce. Non posso chiudere questo mio breve pensiero con una citazione di Italo Calvino: “nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell'intelligenza sfuggono a questa condanna: le qualità appartengono ad un altro universo da quello del vivere.”
Fulvio MARTINI
“L’arte non dorme nei letti che sono stati preparati per lei, fugge appena si pronuncia il suo nome, ama l’incognito. I suoi momenti migliori sono quando si dimentica come si chiama” (Jean Dubuffet)
Rappresenta l’uomo, le sue storture mentali, aberrazioni etiche, patologie morali, ed il mondo, sfruttato e inquinato, in cui vive innaturalmente. Primitivi toscani, Espressionismo, fumetti anni 70, mescolati con un pizzico di cinismo, satira ed una buona dose di ironia per rendere il tutto sopportabile, sono la miscela con la quale dipinge un’umanità grottesca, sviluppando temi sia di carattere universale che particolare.
Luca PALAZZI "Un genio è inutile, ingombrante, preoccupante nella nostra stupida società, magari dannoso" (O.Del Buono) Ritrovo nei lavori di Palazzi una evidente e marcata sintonia con il reale e con l’odierno tempo in cui viviamo. In altri termini si potrebbe quindi d...ire “contemporaneo”.
E’ a mio parere un narratore che descrive eventi e pone in primo piano un’attenta riflessione, da cui è difficile sottrarsi. Al di là della tecnica e dell’impeccabile abilità stilistica, che ormai è rara peculiarità per molti artisti emergenti, metto comunque in rilievo le tematiche, le rappresentazioni e questa sua sorta di memoria collettiva. Mi è entrato con impeto in ciò che oggi più apprezzo dell’arte contemporanea, quella volontà di urlare a gran voce, di comunicare, di trasmettere emozioni forti. Per un risveglio culturale, per una ribellione all’appiattimento sociale, al di là delle opinioni che possano dar seguito. Ho voluto dedicarmi alla lettura di diverse opere di Palazzi, la curiosità è un mio difetto che mi sposta altrove e mi strappa via dal reale. Sarò riduttivo e non me ne voglia Luca, questo modo di fare arte mi fa ritornare alla grandezza del realismo sociale, quello che molti anni fa mi spinse a diventare collezionista. Grazie, Luca, per le tue opere.
Angela SCAPPATICCI
Affascinata dalla luce e, in particolare, dai giochi di luce/ombra che si creano su spessori diversi, realizza le proprie opere con un’attenta sperimentazione di materiali prevalentemente bianchi o trasparenti, che rende essi stessi disegno e colore sfruttandone la luminosità ed esponendoli e sottoponendoli ai quattro elementi e alle loro modificazioni. E' proprio questo linguaggio che, indipendentemente dalla tematica, contraddistingue in maniera inequivocabile la ricerca dell’artista, indirizzata verso l'utilizzo dei 4 elementi - Terra-Aria-Acqua-Fuoco - come elementi grafici. Gli suoi ultimi lavori sono realizzati attraverso la manipolazione dei 4 elementi, con una tecnica suggestiva ed unica di sua elaborazione.
Vania Elettra TAM
La semplicità nel gesto artistico mi ha sempre affascinato, ben sapete quanto non ami le sterili provocazioni consuete nell’arte contemporanea, Vania ritrova nei suoi personaggi il principale luogo di riflessione, condizione ordinaria di tanti di noi, luogo di memorie che ritornano o si dissolvono, dove la realtà a volte perde senso modificando quel processo dell’essere ed amplificandone solo i silenzi.
Tutto trae pesantemente origine da Max Weber, dove l'uomo partecipa alla realizzazione di una “gabbia d'acciaio” in cui egli vive e alla quale un giorno si rassegnerà impotente, perché è impossibile arrestare lo sviluppo di tale sistema sociale e umano, infatti dobbiamo accettare la quotidianità di questo mondo così composto e all'interno di esso agire su responsabilità propria. L'individuo, inserito in questo mondo, si regge su se stesso e realizza in questo mondo e contro di esso dei fini propri. “Questa vita che passa accanto e con le mani ti saluta e fa bye bye - questa vita un po’ puttana umida di pianto con i giorni messi male - Vista dall'alto sembra un treno che non finisce mai - Ma, dio mio, e se si provasse a trattenere il respiro - se si cercasse, se si provasse di fermare il giro” (Lucio Dalla)
Curatore:
Alessandro CELLI
Sono semplicemente un collezionista.
Invitato da Sgarbi a scrivere una pagina sul volume :” “Lo stato dell’Arte di Vittorio Sgarbi” per la 54a Biennale di Venezia del 2011. Fui quindi inserito fra i cosiddetti "intellettuali" invitati da Sgarbi, ma il termine "intellettuale" l’ho rimandato al mittente.
Recensione per il Museo Fondazione Matalon.
Recensione per una Mostra al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia – Milano
Recensioni su Enciclopedia d'Arte Italiana - Catalogo generale Artisti dal 900 ad oggi.
Recensioni pubblicate su Arte Mondadori, Flash Art, Arteshop Magazine .
Aderente alla ShTArt, "libera associazione di privati appassionati, di Milano."
Promotore dell’evento gestito da Artesegno di Udine per l’Asta pro Emilia.
E’ tutto qui, di mestiere faccio altro, l’arte è solo la mia passione.
Ringrazio Alessandro Maio per il prezioso aiuto, tutti i collaboratori della Civica Pinacoteca "Tono Zancanaro" di Capo d'Orlando e gli amici siciliani, nessuno escluso.
Info:
Pinacoteca Comunale " Tono Zancanaro "
Via del Fanciullo 4 - 98071 Capo d'Orlando (ME)
tel. 0941 912946
www.orlandocontemporaneo.com
Orari:
da Lunedì al Sabato dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00
La Pinacoteca nel periodo estivo ed in occasione di mostre, rimane aperta al pubblico anche nei giorni festivi e in orario serale.
Evento Patrocinato dal Comune di Capo d'Orlando (Me)
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