"Abbiamo destinato circa 460 milioni alla realizzazione di nuove infrastrutture nei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Parte di queste risorse sono dell'Autorità portuale, la maggior parte arrivano dal Cipe e sono totalmente destinate a nuove spese di investimento per realizzare importanti infrastrutture che consentiranno al nostro network di dire la propria in termini commerciali e non solo passeggeri". Così il presidente dell'Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Pasqualino Monti, spiega a Labitalia il contenuto del 'Piano triennale delle opere 2012-2015' dell'Autorità, presentato oggi a Civitavecchia. Un piano ambizioso, con tante opere già approvate e appaltate, che punta a dare una svolta allo scalo portuale, specie in termini commerciali.
"Per Civitavecchia, il porto leader del network, la nostra intenzione -spiega Monti- è farlo divenire nelle merci ciò che è nei passeggeri. Quindi creare l'intermodalità giusta, le interconnessioni viarie, ferroviarie e quant'altro per connetterla al mercato di consumo che è alle proprie spalle. Noi siamo il porto di Roma, ci affacciamo sulla Capitale e sul mercato dell'Umbria, siamo il porto della Thyssen Kroupp e delle acciaierie di Terni e così vogliamo aiutare servire il nostro mercato di consumo". E l'obiettivo dell'Autorità portuale è di procedere spediti nella realizzazione dei lavori. "Abbiamo appaltato 230 milioni di euro -sottolinea Monti- stiamo realizzando la darsena servizi, la darsena traghetti con dieci nuovi attracchi e il prolungamento dell'antemurale".
Ma il porto di Civitavecchia non vedrà nei prossimi mesi solo investimenti pubblici. "Il privato, con la società Compagnia Porto, sta realizzando un investimento per la 'Darsena Enegetico Grandi Masse' -spiega Monti- che ci consentirà di diventare un polo di bunkeraggio nel cuore del Mediterraneo".
E le risorse non saranno destinate a sviluppare solo l'aspetto commerciale dello scalo portuale: "Stiamo realizzando le infrastrutture -dice Monti- con la sottoscrizione dell'Accordo di programma con il viceministro Ciaccia, stiamo trasformando il nostro vecchio e piccolo porto di Traiano nel 'Marina di Roma' per ospitare grandi yacht. Quindi una serie di investimenti che ci consentiranno di rispondere alle esigenze di mercato, che sono quelle degli armatori delle grandi navi di avvicinarsi il più possibile al proprio mercato di consumo".
L'obiettivo finale degli investimenti, per Monti, è chiaro. "Civitavecchia -sottolinea- ha delle condizioni geo-fisiche naturali che forse nessun altro porto ha. Pesca 22 metri, 5 milioni di metri quadrati di retro porto, ha la possibilità di ampliare le proprie infrastrutture portuali per qualche chilometro, e, a differenza rispetto agli altri nostri grandi porti, abbiamo l'opportunità di allargarci e di continuare a farlo". Anche per "entrare nei porti 'core network': perché tenere fuori Civitavecchia, il porto di Roma, dai porti di 'core network' risulterebbe un grave, gravissimo errore non per Civitavecchia ma per l'intero sistema portuale del Paese".
Un porto, quello di Civitavecchia, che anche quest'anno, nonostante la crisi, ha mostrato dati in crescita. "Il cofinanziamento di queste opere -ricorda Monti- nasce anche dai risultati raggiunti in questo ultimo anno. Noi abbiamo aumentato del 10% circa la parte commerciale, rispetto ai passeggeri, e la nostra occupazione è aumentata del 16,8% in un anno".
La speranza, con gli investimenti programmati e messi in cantiere, è di far crescere queste cifre: "Quando si parla di polo di bunkeraggio, di bacino di carenaggio, nuove infrastrutture, +16,8% dell'occupazione in un anno nonostante il porto sia tutto un cantiere -conclude Monti- noi ci auguriamo non dico di raddoppiare le risorse che lavorano nei nostri porti, ma certamente di avvicinarci a tali risultati".
Fonte: Adnkronos
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