Il carbone è la principale fonte di elettricità al mondo. Copre infatti oltre il 40% della generazione elettrica: un primato che secondo tutte le previsione non verrà scalfito per decenni.
Le attività di ricerca e di innovazione per ridurre sempre di più l'impatto ambientale del carbone assumono dunque una importanza strategica per il sistema energetico mondiale.
Enel è in prima fila in questa sfida, con risultati che hanno già avuto rilievo internazionale. Ne è un esempio la centrale di Torrevaldaliga Nord (presso Roma), che nei fatti costituisce la dimostrazione pratica di come la strada del "carbone pulito" è realistica e praticabile.
Si tratta di un gioiello di tecnologia, all'avanguardia per i livelli di efficienza, che adotta sistemi di movimentazione e stoccaggio del carbone a zero dispersione di polveri all'esterno, grazie a strutture completamente chiuse, depressurizzate e automatizzate. Altrettanto avanzati sono i sistemi di trattamento delle ceneri di combustione e quelli per l'abbattimento delle emissioni inquinanti, con "filtri a manica" di ultima generazione che la rendono una delle centrali con minore impatto ambientale al mondo.
Enel è impegnata a creare condizioni di maggiore sostenibilità per tutte le proprie centrali a carbone, in tutti i Paesi in cui opera. Tra gli esempi più recenti vanno citati i lavori di ammodernamento e ambientalizzazione della centrale di Reftinskaya, la più grande centrale a carbone della Russia e una delle maggiori al mondo. Qui, tra l'altro, verranno installati - per la prima volta in Russia – filtri a manica in grado di tagliare del 95% le emissioni di polveri in atmosfera.
Nella centrale italiana "Federico II" di Brindisi, invece, sono in corso di realizzazione due carbonili coperti che consentiranno una logistica del carbone totalmente al chiuso.
Ma una importanza maggiore, per il significato strategico che assume nella lotta ai cambiamenti climatici, rappresentano le attività di ricerca e innovazione in materia di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS) emessa dagli impianti a carbone. Settore, anche questo, che vede Enel all'avanguardia, anche grazie all'entrata in esercizio a Brindisi, nel marzo 2011, del primo impianto italiano di cattura della CO2.
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