Il settore delle energie rinnovabili è in forte sviluppo in America Latina: come spiega Maurizio Bezzeccheri, responsabile Iberia e America Latina di Enel Green Power, "la crescita economica si mantiene a ritmi sostenuti, per cui la domanda energetica diventa una componente importantissima per lo sviluppo". Enel gioca un ruolo di primo piano nella regione, grazie alla doppia presenza di Egp ed Endesa e alla diversificazione delle fonti. "In Brasile siamo presenti nel settore dell'idroelettrico, ma abbiamo in costruzione anche circa 280 MW eolici. Inoltre – sottolinea Bezzeccheri – nella regione si sta avviando uno sviluppo importante del settore fotovoltaico, mentre il geotermico è già una realtà".
Il Messico "punta sullo sviluppo delle rinnovabili per rendere disponibili i propri combustibili fossili per le esportazioni: entro quest'anno avremo realizzato 140 MW eolici". Nell'America Centrale, "dove non esistono combustibili fossili autoctoni, la presenza di buonissime risorse rinnovabili permette una diversificazione importante", ha aggiunto Bezzeccheri: "Per esempio in Guatemala abbiamo da poco messo in esercizio la centrale idroelettrica di Palo Viejo da 87 MW, la quinta di EGP nel Paese, mentre in Costa Rica ne stiamo costruendo una da 50 MW".
La crescita in questi Paesi fa da traino al settore nel resto del mondo: secondo Bezzeccheri, con "più di 260 miliardi di dollari di investimenti a livello mondiale, il clima generale che si respira non è assolutamente un clima di crisi". Questo si traduce in un beneficio anche per l'industria europea: come ha recentemente spiegato l'amministratore delegato di Egp Francesco Starace, "quando si va all'estero con un progetto italiano c'è sempre un effetto traino. Per l'analisi della geotermia, per esempio, le tecnologie italiane sono le migliori al mondo e per lo sviluppo dei sistemi di energia ci si porta dietro altre società italiane".
Il Messico "punta sullo sviluppo delle rinnovabili per rendere disponibili i propri combustibili fossili per le esportazioni: entro quest'anno avremo realizzato 140 MW eolici". Nell'America Centrale, "dove non esistono combustibili fossili autoctoni, la presenza di buonissime risorse rinnovabili permette una diversificazione importante", ha aggiunto Bezzeccheri: "Per esempio in Guatemala abbiamo da poco messo in esercizio la centrale idroelettrica di Palo Viejo da 87 MW, la quinta di EGP nel Paese, mentre in Costa Rica ne stiamo costruendo una da 50 MW".
La crescita in questi Paesi fa da traino al settore nel resto del mondo: secondo Bezzeccheri, con "più di 260 miliardi di dollari di investimenti a livello mondiale, il clima generale che si respira non è assolutamente un clima di crisi". Questo si traduce in un beneficio anche per l'industria europea: come ha recentemente spiegato l'amministratore delegato di Egp Francesco Starace, "quando si va all'estero con un progetto italiano c'è sempre un effetto traino. Per l'analisi della geotermia, per esempio, le tecnologie italiane sono le migliori al mondo e per lo sviluppo dei sistemi di energia ci si porta dietro altre società italiane".
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