Annualmente sono svolte varie indagini riguardo all’andamento di mercato dei prodotti e materiali costruttivi dei serramenti, una tra le più importanti è quella fatta dal PVC Forum Italia, che è rappresentativa dei maggiori fornitori di finestre e profili in materiale plastico.
Lo scorso anno le dieci aziende associate (Alphacan, Aluplast, Deceuninck, Finstral, Gealan, Profine, Rehau, Salamander, Schüco e Veka) hanno messo in posa in Italia 8.686.003 metri lineari di telaio finestra in PVC, suddivisi in parti uguali tra bianchi e pellicolati, dal conto sono escluse le persiane mentre sono inseriti i profili per le finestre scorrevoli.
Si parla di quasi due milioni di finestre montate, installazioni di serramenti in PVC, basta considerare che per ogni montaggio sono necessari 6 metri di profilo circa e che le unità installate in questo materiale lo scorso anno siano state 1.447.667, contro le 1.381.248 del 2015.
Se si media il computo tenendo in considerazione che altri produttori non sono rappresentati dall’associazione, il dato è stimato in eccesso per 1.450.000 unità, corrispondente a 26.100 tonnellate di telai PVC, per un peso medio di 18 kg.
Va tenuto in considerazione che esistono anche le importazioni, stimate in calo sul 2015, ma si parla comunque di 500000 unità, avendo così un valore complessivo di giro d’affare per il serramento in PVC che si aggira intorno a 1.950.000.000 unità, pari circa a 585 milioni di euro tutto incluso.
Parlando ora di quote di mercato non è altrettanto facile fare una valutazione sulla quota di penetrazione rispetto ai materiali tradizionali (metallo, legno), anche perché i serramentisti in Italia, come specifica anche l’associazione, sono in maggior parte piccole e medie imprese, delle quali è quindi difficile calcolare i volumi con precisione, tuttavia è stimato un mercato complessivo di 5.800.000 unità.
Partendo da queste cifre, se il dato fosse esatto, si parlerebbe del 34% del mercato: una crescita importantissima se si considera che dall’85 a oggi, il PVC, nonostante sia sempre stato poco amato, è passato dal 5 al 15% di quota di mercato.
Una crescita determinata probabilmente dal miglioramento della qualità dei materiali unita alla sostanziale indistruttibilità di questo tipo di serramento e alla bassissima trasmittanza che garantisce, quindi, un elevato livello d’isolamento termico.
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