Non ci interessa e non è nel nostro stile agire con la nostra azione politica con giudizi sulle persone ma sulle procedure che, a quanto ci sembra di comprendere anche la società Aeroporti di Puglia (AdP) come per altre situazioni, vengono interpretate dal presidente Emiliano a proprio piacimento specie se le norme sono state emanate dal Governo Renzi, le cui politiche il nostro governatore non ha quasi mai condiviso!
Non mettiamo in discussione la nomina di una poliziotta nel Consiglio di Amministrazione (CdA) sulla quale dovrà esprimersi anche l'Amministrazione di appartenenza. Mettiamo in discussione la legittimità del CdA considerato che l'art. 11 del Decreto Legislativo del 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, il quale prevede che l'organo amministrativo delle stesse a controllo pubblico è costituito, di norma, da un amministratore unico.
Laddove il presidente Emiliano avesse ravveduto la necessità di ragioni di adeguatezza organizzativa tali da rendere necessario un CdA - e non capiamo quali ragioni possano motivare tale scelta atteso che l'amministratore unico si è dimostrato finora vincente in termini di efficienza e di risultati per AdP - avrebbe dovuto rispettare il comma 3 del predetto articolo 11 che rimanda tale possibilità ad un regolamento dello Stato non ancora emanato.
E peraltro, si insedia un CdA "monco" finché la poliziotta non avrà ottenuto l'autorizzazione dell'Amministrazione di appartenenza (ovvero dagli organi di governo della Polizia di Stato) quindi la stessa non potrà partecipare alle sedute.
Peraltro, vengono attribuiti compensi senza che sia stato emanato il decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze con il quale devono essere individuate fino a cinque fasce di classificazione con, il limite dei compensi massimi al quale il CdA deve attenersi.
La nostra è una denuncia pubblica della mancanza di leale collaborazione tra Stato e Regioni da parte del presidente Emiliano il cui agire lascia molto a desiderare nella speranza che qualcuno lo fermi e gli faccia capire che non è il potere assoluto di uno stato monarchico ma il Presidente di una Regione di uno Stato democratico come l'Italia fondata sui valori della Costituzione.
Bari, 15 gennaio 2017
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