DA LABORATORIO DI PATOLOGIA CLINICA DEL SAN PIO DI CAMPI SALENTINA A MERO CENTRO PRELIEVI, COR: "CONDIVIDIAMO PROTESTA DELL'UNIONE DEI COMUNI NORD SALENTO"
Dichiarazione dei consiglieri regionali dei Conservatori e Riformisti, Erio Congedo e Luigi Manca
Da laboratorio di patologia clinica dell'ospedale "San Pio da Pietralcina" di Campi Salentina a mero centro prelievi: questo il futuro deciso dalla Asl di Lecce, con delibera, il 30 novembre scorso. Si tratta di un ulteriore colpo a danno di quello che resta del presidio ospedaliero di Campi, già fortemente penalizzato negli ultimi dieci anni dalle sciagurate scelte operate dal governo vendoliano e che ora trova una continuità in quello del presidente Emiliano.
Una decisione, quella della Asl, che colpisce un servizio che si rivolge a un bacino di utenza di circa 80mila utenti e che di fatto così sarebbe ridotto solo a una postazione di accettazione dei prelievi da trasferire poi all'ospedale di Lecce per l'esecuzione dell'esame. Non possiamo non condividere la preoccupazione degli operatori che ipotizzano tutta una serie di disagi a cui andrebbe incontro l'utenza, quali ad esempio il rischio di ricadute negative sulla qualità e sulla sicurezza dovuta alle possibili alterazioni del sangue prelevato nella fase del trasporto, al sensibile incremento dei tempi per l'ottenimento dei risultati e quindi delle azioni da intraprendere per garantire la salute dei pazienti. Peraltro, una scelta che appare neppure dettata da criteri di economicità visto che non si ravvisano particolari risparmi considerato anche i semplici i costi di trasporto dei campioni. Una decisione che viene imposta dall'alto senza alcuna forma di coinvolgimento, partecipazione, informazione di operatori sanitari, amministrazioni locali, organizzazioni sindacali e realtà sociali del territorio. Insomma, esattamente il contrario di quanto sbandierato dal presidente Emiliano che invece prometteva un modello di governance partecipata!
Comprensibile e condivisibile, pertanto, la scelta della Giunta dell'Unione dei Comuni del Nord Salento di manifestare formalmente la propria contrarietà a questo ridimensionamento del laboratorio di Campi salentina, noi, Conservatori e Riformisti, ci uniremo alle loro azioni sia sul piano politico istituzionale sia nei confronti della Regione Puglia che su quello legale con l'impugnazione della delibera della ASL di Lecce.
Bari, 16 gennaio 2016
Dichiarazione dei consiglieri regionali dei Conservatori e Riformisti, Erio Congedo e Luigi Manca
Da laboratorio di patologia clinica dell'ospedale "San Pio da Pietralcina" di Campi Salentina a mero centro prelievi: questo il futuro deciso dalla Asl di Lecce, con delibera, il 30 novembre scorso. Si tratta di un ulteriore colpo a danno di quello che resta del presidio ospedaliero di Campi, già fortemente penalizzato negli ultimi dieci anni dalle sciagurate scelte operate dal governo vendoliano e che ora trova una continuità in quello del presidente Emiliano.
Una decisione, quella della Asl, che colpisce un servizio che si rivolge a un bacino di utenza di circa 80mila utenti e che di fatto così sarebbe ridotto solo a una postazione di accettazione dei prelievi da trasferire poi all'ospedale di Lecce per l'esecuzione dell'esame. Non possiamo non condividere la preoccupazione degli operatori che ipotizzano tutta una serie di disagi a cui andrebbe incontro l'utenza, quali ad esempio il rischio di ricadute negative sulla qualità e sulla sicurezza dovuta alle possibili alterazioni del sangue prelevato nella fase del trasporto, al sensibile incremento dei tempi per l'ottenimento dei risultati e quindi delle azioni da intraprendere per garantire la salute dei pazienti. Peraltro, una scelta che appare neppure dettata da criteri di economicità visto che non si ravvisano particolari risparmi considerato anche i semplici i costi di trasporto dei campioni. Una decisione che viene imposta dall'alto senza alcuna forma di coinvolgimento, partecipazione, informazione di operatori sanitari, amministrazioni locali, organizzazioni sindacali e realtà sociali del territorio. Insomma, esattamente il contrario di quanto sbandierato dal presidente Emiliano che invece prometteva un modello di governance partecipata!
Comprensibile e condivisibile, pertanto, la scelta della Giunta dell'Unione dei Comuni del Nord Salento di manifestare formalmente la propria contrarietà a questo ridimensionamento del laboratorio di Campi salentina, noi, Conservatori e Riformisti, ci uniremo alle loro azioni sia sul piano politico istituzionale sia nei confronti della Regione Puglia che su quello legale con l'impugnazione della delibera della ASL di Lecce.
Bari, 16 gennaio 2016
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