[in allegato Comunicato Stampa e foto di scena di © Giuseppe Distefano]
1 > 3 novembre 2013
Teatro Civico 14
Vicolo F. della Ratta, 14
OTC Onorevole Teatro Casertano / Teatri Uniti
presenta
UN ANNO DOPO
di Tony Laudadio
con Enrico Ianniello e Tony Laudadio
regia di Tony Laudadio
collaborazione artistica Simone Petrella
direzione tecnica Lello Becchimanzi
Un anno dopo prodotto da OTC/ Onorevole Teatro Casertano e Teatri Uniti, prosegue la sua tournèe, dopo il fortunato debutto alla XX edizione de Le vie dei festival di Roma, al Teatro Civico 14 di Caserta dall'1 al 3 novembre 2013. Atto unico per due attori, lo spettacolo ricostruisce e racconta trent'anni di due vite. Il testo, una scrittura originale di Tony Laudadio, ricompone per frammenti, in 30 flash per 30 giorni (uno per ogni anno), la storia di due persone, impiegati di un medesimo ufficio, nella condizione obbligata di una condivisione forzata e continuativa dello stesso luogo fisico. Per trent'anni costretti, più o meno inconsapevolmente, a partecipare delle situazioni, emozioni, aspirazioni dell'altro, Giacomo e Goffredo, i due protagonisti, interpretati rispettivamente da Tony Laudadio e Enrico Ianniello, trascorrono insieme la loro vita.
"Una condizione comune a tanti - sottolinea l'autore – in cui capita di essere in relazione costante con un'altra persona, un collega in questo caso, che forse non sopporti neanche ma con il quale ti trovi a vivere, giorno dopo giorno, le stesse situazioni, le stesse fantasie di fuga, la voglia di lasciare finalmente la provincia per conoscere qualcosa di nuovo, quindi la disillusione e la frustrazione che deriva dall'impossibilità di realizzare questi desideri".
Nel loro continuo dibattersi intorno agli stessi temi, tra ossessioni, paure e anche innocui o inconfessabili segreti, i due protagonisti riescono a sopravvivere a loro stessi e, in un attimo, trascorrono 30 anni. "Ho provato a giocare con il caso – aggiunge Tony Laudadio - a snocciolare i brevi segmenti, anno dopo anno, di queste due vite, che uniti insieme vogliono formare la lunga linea di una condivisione umana". Ne sortisce un universo concentrazionario e claustrofobico che, condito di riflessioni argute e situazioni comiche e vivaci, si presenta tutt'altro che cupo e triste.
Collaudata coppia di attori, Tony Laudadio ed Enrico Ianniello hanno condiviso sin dalla formazione, alla Bottega di Vittorio Gassman ed alle prime prove d'attore con Federico Tiezzi e Leo De Berardinis, gran parte delle loro esperienze professionali.
Ancora insieme, dopo aver fondato la compagnia Onorevole Teatro Casertano, sono attori per Toni Servillo, Nicoletta Braschi, Andrea Renzi, Francesco Saponaro, Nanni Moretti e Fabrizio Bentivoglio. Una parte significativa della loro vita professionale che si arricchisce ulteriormente con significative esperienze condotte singolarmente, come nel caso del felice esordio da romanziere di Tony Laudadio, con Esco, pubblicato quest'anno da Bompiani o in quello che vede Enrico Ianniello protagonista in tv, nel ruolo del commissario Nappi, per la serie Un passo dal cielo, con Terence Hill.
Un anno dopo : una nota di Tony Laudadio
A me capita così: ogni tanto provo a sbirciare indietro nel mio passato, al susseguirsi degli anni nella mia memoria, e provo a selezionare solo i frammenti riguardanti un dato ambiente, una data persona o un dato sentimento. Ne viene fuori, a volte, una cronologia obliqua piuttosto interessante della mia vita e ho sempre pensato che se fossi riuscito a mettere in fila questi frammenti in un'opera compiuta potessero essere interessanti anche per uno spettatore esterno. Così nasce "Un anno dopo", atto unico per due attori, che racconta trent'anni di due vite. Due colleghi, due amici, o semplicemente due persone costrette dagli eventi a condividere per tanto tempo lo stesso luogo fisico. Capita continuamente, non siamo noi a sceglierci le persone con cui poi passiamo il tempo. La professione, il luogo di lavoro, hanno spesso una componente casuale più forte di quello che crediamo. Nella vita stessa, nel suo insieme, è così. E allora ho provato a giocare con il caso, a snocciolare i brevi segmenti, anno dopo anno, di queste due vite, che uniti insieme vogliono formare la lunga linea di una condivisione umana. A questa condivisione assistiamo tramite il teatro.
Da sempre sono questi i temi che mi interessano di più, che mi piace raccontare, sia come autore, sia come interprete quando il testo lo consente: il gioco della memoria sui mutamenti interiori delle persone, le esperienze come piccole spinte al cambiamento, traumi dolci o anche violenti che ci deviano, volta per volta, verso nuove personalità, anche gli equivoci che la memoria, a distanza di anni, procura, confondendo un episodio con un altro, e provocandoci la netta sensazione, ad esempio, che davvero gli ultimi trent'anni di una vita possano essere passati in un'ora. Inoltre sono attratto dai sentimenti antichi, conservati per lungo tempo, trasformati impercettibilmente e forse, in maniera ciclica, tornati alla loro posizione originale, l'evoluzione di tale sentimenti – parlo dell'amicizia, dell'amore, o della repulsione, del disgusto, persino delle opinioni – e il modo in cui tutto questo mondo interiore si dipana nelle relazioni interpersonali. I due protagonisti – Giacomo e Goffredo, impiegati in un ufficio che sembra di contabilità in una provincia lontana dalle metropoli – essendo inconsapevoli, come noi nella nostre vite quotidiane, del loro arco vitale, del susseguirsi rapido, a volte immediato, di anni interi, fanno tenerezza e provocano un sorriso asciutto in questo continuo dibattersi intorno agli stessi temi, le stesse ossessioni, le stesse paure e anche gli stessi innocui o inconfessabili segreti. Credo che parli di molti di noi.
E', questo, un teatro sostanzialmente di attori, di drammaturgia al servizio dei personaggi, di riflessione attraverso la compartecipazione dei sentimenti, dal riso al dolore, un teatro di una semplicità ambiziosa, che dal basso della quotidianità mira molto in alto, sperando, senza averne alcuna certezza, che in alto ci sia qualcosa da colpire. (Tony Laudadio)
Un anno dopo
di Tony Laudadio
con Enrico Ianniello e Tony Laudadio
regia di Tony Laudadio
collaborazione artistica Simone Petrella
direzione tecnica Lello Becchimanzi
una produzione Onorevole Teatro Casertano / Teatri Uniti
Date:
venerdì 1 novembre 2013 ore 21.00,
sabato 2 novembre 2013 ore 21.00
domenica 3 novembre 2013 ore 19.00
Prezzi:
Intero € 10
Ridotto: € 8
INFO e PRENOTAZIONI
Teatro Civico 14
t. +39 0823 441399
info@teatrocivico14.it
Enrico Ianniello
(Caserta 1970) attore, autore, traduttore, operatore teatrale. Inizia lo studio della recitazione presso la Bottega Teatrale di Vittorio Gassman di Firenze. Prende parte agli spettacoli Adelchi e Il Paradiso tratto dalla Divina Commedia (con Sandro Lombardi), diretti da Federico Tiezzi. Lavora, poi, con Leo de Berardinis e Toni Servillo. Con quest'ultimo, dal 1995 al 2005, recita in Misantropo, Tartufo, Le false Confidenze, Sabato, Domenica e Lunedì, Benjaminovo. Insieme con Tony Laudadio fonda la compagnia "Onorevole Teatro Casertano", con la quale produce Sconosciuti e Lontani- la farsaccia (premio Troisi 2000), Cèline - Gracias a la Vida (Premio Girulà 2004) e dirige il progetto "Sempre Aperto Teatro Garibaldi". Con Andrea Renzi e Tony Laudadio danno vita a un piccolo gruppo di ricerca sulla drammaturgia contemporanea, all'interno della compagnia Teatri Uniti, da cui: Rosencrantz e Guildenstern sono morti, Pinocchio, Santa Maria d'America e Magic People Show. E' nel cast, insieme a Nicoletta Braschi e Tony Laudadio, di Tradimenti di Pinter per la regia di Andrea Renzi e del recente Interno 3 per la regia di Francesco Saponaro. Nel cinema, lavora ne La Passione di Giosuè l'Ebreo di Pasquale Scimeca, E io ti seguo di Maurizio Fiume, Lascia perdere, Johnny di Fabrizio Bentivoglio, Habemus Papam di Nanni Moretti, 20 anni di Giovanna Gagliardo. Per il teatro ha tradotto Il metodo Gronholm di Jordi Galceran (portato in scena con la regia di Cristina Pezzoli), Chiòve, Sorriso d'Elefante, Jucatùre di Pau Mirò, Over the River di Joe di Pietro. In Tv è il commissario Nappi nella serie Un passo dal cielo, con Terence Hill.
Tony Laudadio
(La Spezia, 1970) attore e autore teatrale, ha frequentato la Bottega di Gassman e ha lavorato con Federico Tiezzi, Toni Servillo, Andrea Renzi, Francesco Saponaro e, al cinema con: Nanni Moretti, Fabrizio Bentivoglio, Marco Risi e Paolo Sorrentino. Con Enrico Ianniello conduce una sua ricerca personale, dopo aver fondato una propria compagnia O.T.C. (Onorevole Teatro Casertano) che ha messo in scena testi come Magic People Show di Giuseppe Montesano e Tradimenti di Harold Pinter con Nicoletta Braschi. In Spagna, recitando in castigliano, ha interpretato il ruolo del protagonista Pasquale Lo Jacono, in Questi fantasmi di Eduardo De Filippo, messo in scena dal regista catalano Oriol Broggi nella stagione 2010-2011. Per i suoi testi ha vinto il Premio Troisi nel 2000 e il Premio Girulà nel 2004. Di recente pubblicazione il volume "Teatro fuorilegge" che raccoglie i tre atti unici, La gabbia. Infanzia di un socialista. L'appostamento (edizioni Spartaco). Nel 2013 pubblica, con Bompiani, Esco, il suo primo romanzo.
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Onorevole Teatro Casertano è una Piccola Società Cooperativa fondata nel 1999 raccogliendo l'esperienza settennale dell'associazione culturale Ricerche d'Equilibri. Questa associazione si è particolarmente distinta nell'operatività sul territorio per ciò che riguarda l'ideazione e la gestione delle attività culturali, in particolar modo teatrali. La fondazione della cooperativa fa dunque seguito a tale risultato e ha inteso favorire, facendo tesoro dell'esperienza acquisita, una svolta in direzione di una maggiore professionalità. Ne sono soci fondatori Tony Laudadio, Enrico Ianniello, Alberto Guarriello, Peppe Clemente e Fabio Ianniello.
Teatri Uniti nasce a Napoli nel 1987, dall'unione di Falso Movimento, Teatro dei Mutamenti e Teatro Studio di Caserta, tre formazioni che avevano profondamente caratterizzato il panorama teatrale italiano ed internazionale a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, con produzioni acclamate in Europa e negli Usa. A partire dai tre registi fondatori Mario Martone, Toni Servillo ed il compianto Antonio Neiwiller, Teatri Uniti si configura come un laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell'arte scenica contemporanea. Intrecciando in maniera innovativa il linguaggio propriamente teatrale con quello della musica, delle arti visive, del cinema, Teatri Uniti ha realizzato, oltre all'allestimento di testi classici e contemporanei sui più prestigiosi palcoscenici di quattro continenti, alcuni significativi film indipendenti, presentati con successo nei principali festival internazionali.
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