Il 26 ottobre si è costituito a Roma un gruppo di ballerini, insegnanti di danza, coreografi, stilisti, personalità, maestranze del mondo dello spettacolo e noti artisti che sostengono la candidatura di Mario Marozzi a Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Il movimento ha messo online, su Change.org, una petizioneindirizzata al Sindaco Ignazio Marino e a Catello De Martino, Sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma.
Meritocrazia, almeno nel mondo dello spettacolo. Questo chiede la petizione che al momento conta più di 500 firme. E Mario Marozzi ha tutte le carte in regola per divenire il direttore di questa istituzione italiana. "Etoile di fama internazionale e persona dalle grandi capacità artistiche acquisite in Italia e all'estero, è persona meritevole di ricoprire il ruolo di Direttore del Corpo di Ballo nel prossimo futuro poiché egli conosce a fondo il Teatro dell'Opera di Roma al quale ha dedicato oltre quaranta anni della sua vita", si legge nella lettera.
"È purtroppo ancora ampiamente diffuso il convincimento che il ricorso alle amicizie influenti sia una condizione irrinunciabile per far carriera", spiega il movimento sul sito di petizioni online. Tuttavia, "quando le conoscenze si rivelano più decisive delle competenze, si riducono professionalità e talento non più a valori fondanti. E ovunque ciò sia accaduto, si è prodotto un danno alla collettività". Il movimento ha anche una pagina Facebook ed un account Twitter.
Il ballerino ha raccontato ad Huffpost: "Tornato questa estate dalle vacanze ho trovato una gradita sorpresa. Un gruppo di
amici ex ballerini aveva formato un comitato per sostenere la mia candidatura a Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Ci tengo a sottolineare che l'obiettivo non è andare contro l'attuale direttore Micha Van Hoecke, che stimo come persona e come artista. Tra l'altro, gli sono ancora riconoscente per aver realizzato una serata speciale di addio in mio onore al Teatro dell'Opera, cosa mai fatta prima per nessuno. Il punto", conclude, "è un altro: quando si verificherà l'esigenza di trovare un nuovo direttore del corpo di ballo, grazie al mio curriculum e forte del sostegno che sto ricevendo dall'iniziativa #marioallopera, spero di essere uno dei candidati.
L'etoile del Teatro dell'Opera ha raccontato di sé in un'intervista: "Ho danzato repertorio e anche danza contemporanea, coreografie di Roland Petit, oramai parte del repertorio, senza alcun problema. Mi son sempre sentito un ballerino che deve interpretare – Romeo e Giulietta, Il lago dei cigni, Giselle però anche cose eroiche (ora un po' superate) – ho avuto il ruolo di Spartacus, Don Chichotte, forse su quelli, essendo molto di salto e tecnica, magari mi son divertito di più. È stato bello danzare con Laura Comi: anche lei è una grande interprete. Un balletto che non mi piace tantissimo è Lo Schiaccianoci proprio perché c'è poco da interpretare: si è un principe e finita lì".
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