MICHELE TAMASO
“Anche le sculture hanno un anima…”
Luglio 2013 – Michele Tamaso è riconosciuto artista milanese che a MiArt 2013 ha esposto la scultura in vetro “Continuus”. Lo riscopriamo in una delle sue “PROPORZIONI”, frutto di una ricerca interdisciplinare in cui pittura, scultura e architettura si incontrano e si fondono per generare una nuova opera plastica.” ll dover integrare in un unico termine scultura , architettura, rapporti cromatici, aspetti cinetici e percezioni visive, mi creava una oggettiva difficoltà sino a quando mi è giunto in soccorso l'antico rapporto tra Musica e Matematica basato sul riscontro che i suoni in grado di produrre Armonia sono regolati dalle PROPORZIONI. ” ha dichiarato l’artista recentemente.
Nato a Milano nel 1937, ha iniziato il suo percorso artistico negli anni ’60, dopo aver rinuniciato alla carriera di corrispondente sportivo per alcune testate locali. La sua prima grande passione la pittura, un talento naturale il suo che non seguì mai realmente un corso accademico, ma si può considerare un vero autodidatta. Molti i personaggi e i luoghi che lo stimolarono e lo ispirarono: ricordiamo lo studio in Via Machiavelli degli artisti Borgognoni e Caminati e il bar Giamaica dove ci si confrontava con interminabili dispute sul significato dell’arte, si elaboravano teorie e si coltivavano nuove idee nell’elitario contento dell’Accademia di Brera. Una pittura informale, dove il colore è l’unico elemento dominate al fine di realizzare pulsioni visive in mutamento costante. “Dipingo ancora ed oso farlo con colori ad olio e pennello. Non sono famoso, nemmeno noto; di certo scarsamente sconosciuto. Ma è proprio per colmare questa lacuna nella storia dell’arte che ho deciso di diventare celebre”.
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