"A forza di stringere i denti non sappiamo più aprir bocca". La nuova campagna di Diaframma ADV per Piazza Italia ha deciso di spezzare il silenzio. 13 soggetti "scomodi" sono pronti a sbattervi in faccia altrettante verità.
La campagna ideata dal direttore creativo Stefano Ginestroni nasce da un'esigenza di ripensamento che investe il ruolo stesso della pubblicità. In un periodo controverso come quello attuale non è più ammissibile tapparsi gli occhi e trincerarsi dietro l'abitudine. E' arrivato il momento di scuotersi per prendere coscienza del quadro generale. Un ritratto del Paese che ogni giorno si fa più impietoso e che i soggetti della campagna ricompongono lucidamente. "Sono pronta a entrare in politica" ammicca una ragazza procace. "Sono prossimo a non andare in pensione" controbatte un uomo rassegnato. E' solo una delle contraddizioni prese di petto dalla campagna che spazia dal lavoro all'economia, dalla scuola alla politica, per mettere a nudo realtà paradossali eppure tristemente note.
Si tratta di un nuovo concetto di pubblicità che sfrutta la visibilità per indurre a riflettere. Un reindirizzamento della propria funzione che, pur conservando una natura commerciale, si assume la responsabilità di un contributo attivo. Non più l'immagine patinata di quel che vorremmo essere ma lo specchio esatto di ciò che siamo. E che siamo assuefatti a sopportare. "Ma esistono aziende che non cercano dei volontari?" si chiede un ragazzo perplesso. "Non tutti i ricchi evadono. Molti scappano" ci spiega un'agghindata signora.
In linea con le precedenti "Look Forward", dedicata ai progetti di ricerca, e "E voi che futuro ci lasciate?", improntata sul futuro dei più piccoli, la campagna nasce dalla convinzione che per cambiare le cose si debba avere il coraggio di guardarle in faccia. Pronti al confronto?
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