Nel 2011 l'eolico ha registrato a livello mondiale una crescita di 40 GW, un incremento del 28% rispetto al 2010, ed entro il 2030, potrebbe produrre più della metà dell'energia del mondo: è il dato emerso da una ricerca pubblicata da ricercatori americani della University of Delaware e della Stanford University. Con circa 3925 MW di capacità installata, l'eolico è un settore di estrema importanza per Enel Green Power, che oltre a prendere parte come protagonista all'apertura di nuovi impianti, a livello mondiale, investe nella ricerca di soluzioni per migliorare l'efficienza di questa tecnologia.
Per esempio, attraverso la conduzione di studi previsionali per accrescere la conoscenza dei venti, al fine di individuare i siti più adatti e per ottimizzare la dimensione degli impianti e la dislocazione delle singole pale. Si tratta di studi su grande scala, in cui sono rielaborati tramite modelli numerici anni e anni di osservazioni e misurazioni regionali e nazionali, per arrivare a delle mappe che indicano i siti più promettenti dal punto di vista della risorsa vento.
Successivamente, vengono effettuate analisi del vento nel sito prescelto, con misurazioni che durano anche fino due anni; il monitoraggio prosegue anche dopo la costruzione dell'impianto, durante il funzionamento.In questo modo, vengono acquisiti dati preziosi per migliorare la progettazione delle future centrali.
Vero fiore all'occhiello della tecnologia Enel è la 'libellula', come è stata ribattezzata la pala eolica sviluppata da Renzo Piano in collaborazione con Enel Green Power. La libellula esprime una nuova concezione di aerogeneratore, che sfruttando la ricerca sui nuovi materiali, sempre più leggeri e resistenti, ha permesso la realizzazione di un impianto più sensibile ai venti presenti a bassa quota e diffusi sul territorio.
Con una capacità di 55 kW, ha una generazione continuata di energia elettrica, perché in grado di sfruttare anche i venti minimi, dell'ordine dei 2 metri al secondo.
È stata scelta una soluzione bipala, rispetto al tripala, per ridurne di un terzo la visibilità e per avere, nei casi di totale assenza di vento, una sottile linea verticale data dalla torre e dalle due pale verticali allineate. Oltre che in Italia, la minipala eolica realizzata da Renzo Piano punta a essere utilizzata per la micro generazione negli Stati Uniti, dove il mini eolico vanta una lunga tradizione, ma anche in Francia, Spagna e Grecia.
Per esempio, attraverso la conduzione di studi previsionali per accrescere la conoscenza dei venti, al fine di individuare i siti più adatti e per ottimizzare la dimensione degli impianti e la dislocazione delle singole pale. Si tratta di studi su grande scala, in cui sono rielaborati tramite modelli numerici anni e anni di osservazioni e misurazioni regionali e nazionali, per arrivare a delle mappe che indicano i siti più promettenti dal punto di vista della risorsa vento.
Successivamente, vengono effettuate analisi del vento nel sito prescelto, con misurazioni che durano anche fino due anni; il monitoraggio prosegue anche dopo la costruzione dell'impianto, durante il funzionamento.In questo modo, vengono acquisiti dati preziosi per migliorare la progettazione delle future centrali.
Vero fiore all'occhiello della tecnologia Enel è la 'libellula', come è stata ribattezzata la pala eolica sviluppata da Renzo Piano in collaborazione con Enel Green Power. La libellula esprime una nuova concezione di aerogeneratore, che sfruttando la ricerca sui nuovi materiali, sempre più leggeri e resistenti, ha permesso la realizzazione di un impianto più sensibile ai venti presenti a bassa quota e diffusi sul territorio.
Con una capacità di 55 kW, ha una generazione continuata di energia elettrica, perché in grado di sfruttare anche i venti minimi, dell'ordine dei 2 metri al secondo.
È stata scelta una soluzione bipala, rispetto al tripala, per ridurne di un terzo la visibilità e per avere, nei casi di totale assenza di vento, una sottile linea verticale data dalla torre e dalle due pale verticali allineate. Oltre che in Italia, la minipala eolica realizzata da Renzo Piano punta a essere utilizzata per la micro generazione negli Stati Uniti, dove il mini eolico vanta una lunga tradizione, ma anche in Francia, Spagna e Grecia.
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