CAF: al via la campagna SMS solidale a sostegno delle Comunità di accoglienza per bambini vittime di abusi e maltrattamenti
Dal 4 al 25 novembre
Milano, 29 ottobre 2012. Prende il via il 4 novembre la campagna di raccolta fondi del CAF a sostegno delle Comunità residenziali per bambini di età compresa tra i tre e i dodici anni, allontanati dalla famiglia per decreto del Tribunale per i Minorenni.
Fino al 25 novembre si potranno donare 2 euro per ogni sms inviato al 45504 da cellulare privato Tim, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, COOPVoce, Noverca. Per ogni chiamata effettuata allo stesso numero 45504 tramite un telefono di rete fissa Telecom Italia, Fastweb e TWT si potranno donare 2 o 5 euro. Per il secondo anno consecutivo la Onlus è orgogliosa di avere il sostegno dalla famosa attrice Lella Costa che ha dato voce allo spot radio e tv.
La raccolta fondi mira a sostenere per un anno il costo del personale specializzato di una delle tre Comunità del CAF (Elfi, Folletti e Gnomi) Per garantire la realizzazione del miglior sostegno psicopedagogico, infatti, in ogni comunità è presente un'équipe composta da sette educatori, un coordinatore e uno psicologo. E' inoltre necessario il lavoro di un neuropsichiatra, un assistente sociale, due pedagogiste, un pediatra, un logopedista.
La nuova campagna SMS solidale prosegue nell'impegno che da oltre trent'anni l'associazione non profit si è assunta nei confronti dei bambini maltrattati. Presieduta dal Professor Gustavo Pietropolli Charmet, noto psichiatra da sempre dedito al mondo dei minori e degli adolescenti in crisi, il CAF si è affermato nel panorama associativo italiano grazie al proprio metodo di intervento, focalizzato sulla cura delle ferite inflitte dall'abuso sessuale e dal maltrattamento.
In Italia sono più di 700 mila i bambini sottoposti al rischio di un'infanzia compromessa da oltraggi fisici e psicologici secondo gli ultimi dati presentati dal Cismai, Coordinamento italiano dei servizi di rischio, abuso e maltrattamento.
L'Associazione CAF Onlus nasce nel 1979 come primo centro privato in Italia dedicato all'accoglienza, alla diagnosi e alla cura dei bambini vittime di abusi e di maltrattamenti.
È un rifugio, una casa temporanea che permette ai bambini di essere protetti e aiutati a crescere in un ambiente sereno, per imparare a riacquistare la fiducia in se stessi e nel mondo dei grandi.
È un luogo dove c'è spazio anche per i genitori naturali e affidatari, che vengono seguiti e aiutati a trovare o ritrovare la gioia e la forza di essere mamma e papà.
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