Nel settore della generazione elettrica, un elevato livello di efficienza non è un valore conquistato una volta per tutte. È invece un processo di continuo miglioramento, che Enel persegue forte dei risultati già raggiunti, in termini sia di produzione sia di impatti ambientali, ma sempre attenta all'evoluzione delle tecnologie, delle norme e delle esigenze sociali.
In tutta Italia, fra il 1999 e il 2010, Enel ha riconvertito vecchie centrali a olio o a carbone in moderni impianti a ciclo combinato o a carbone pulito per circa 7.000 MW, con un aumento dell'efficienza energetica media dei singoli impianti del 20%.
«Siamo fortemente orientati a far sì che la presenza dei nostri impianti a carbone non costituisca elemento di disturbo per la popolazione locale, sia in termini di emissioni sia in termini di impatto ambientale. Questo è quanto Enel da sempre fa, ma in particolare negli ultimi tempi abbiamo incrementato questa attività», ha dichiarato a Enel tv Roberto Renon, direttore dell'Area Business Generazione della Divisione GEM di Enel.
Per esempio nella centrale di Brindisi sono stati recentemente effettuati rilevanti investimenti di carattere ambientale, fra cui modernissimi filtri a manica, interventi sul nastro trasportatore e l'avvio dei lavori di realizzazione di due carbonili coperti che consentiranno una logistica del carbone totalmente al chiuso.
Anche nel settore dell'idroelettrico, la principale fonte rinnovabile in Italia, Enel ha effettuato importanti interventi per migliorare l'efficienza degli impianti. Nel 2011, in particolare, sono state rinnovate numerose centrali e centraline, accrescendone l'efficienza e la produzione di elettricità.
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